Caso pandoro, Chiara Ferragni non parlerà davanti ai pm: «Depositerà una memoria scritta»
Chiara Ferragni replicherà con una memoria scritta alle accuse di truffa aggravata nell’ambito dei casi del pandoro Balocco “Pink Christmas” e delle uova di pasqua “Dolci Preziosi”. La memoria sarà depositata nelle prossime settimane dai legali Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana. Esclusa invece la possibilità, ventilata dagli stessi difensori qualche settimana fa, di un confronto diretto con i pubblici ministeri della procura di Milano. Insieme alla influencer e imprenditrice sono indagati anche anche il suo ex manager Fabio Salvatore Maria Damato, la rappresentante legale della Balocco spa Alessandra Balocco e Francesco Cannillo, presidente del Consiglio di amministrazione di Cerealitalia-ID spa.
Il contenuto della memoria
Gli avvocati Iannaccone e Bana avrebbero incontrato oggi il pm aggiunto Eugenio Fusco, titolare dell’inchiesta insieme al pm di Milano Cristian Barilli, per chiedere una proroga del termine per depositare la memoria scritta. Il documento, che avrebbe dovuto essere recapitato entro 20 giorni dopo la chiusura delle indagini, arriverà nelle mani dei pm nelle prossime settimane. La memoria dovrebbe convincere i pm che «questa vicenda non ha alcuna rilevanza penale e i profili controversi sono già stati affrontati e risolti» con l’Agcm. Gli inquirenti a quel punto dovranno decidere entro dicembre se chiedere l’archiviazione del procedimento o proseguire con la citazione diretta a giudizio. Risulta quindi difficile che i legali difensori richiedano «un confronto personale» con la Procura, salvo ripensamenti dell’ultimo minuto.