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Cosa sappiamo sulla morte di Yahya Sinwar, della pistola e del proiettile in testa

23 Ottobre 2024 - 19:30 David Puente
Secondo l'autopsia sarebbe stato ucciso con un colpo d'arma da fuoco alla testa, ma ci sono alcuni punti che non sono ancora chiari

Sono diverse le ipotesi che circolano sulla morte del leader di Hamas Yahya Sinwar. Inizialmente, il decesso era stato attribuito a un colpo di carro armato sparato contro l’abitazione in cui si nascondeva, ma l’autopsia avrebbe rivelato un’altra causa: un proiettile alla testa. A dichiararlo è il dott. Chen Kugel, direttore dell’Istituto nazionale forense israeliano autore dell’autopsia, durante un’intervista rilasciata il 18 ottobre al canale israeliano i24News. Al momento, non è possibile determinare con certezza il tipo di proiettile né quando Sinwar sia stato colpito a morte, se prima o dopo il colpo del carro armato contro l’edificio.

Il resoconto dell’IDF

In un articolo del Time of Israel viene riportato il racconto dell’uccisione. Durante un rastrellamento nel quartiere di Tel Sultan, a nord-ovest di Rafah, alcune tracce avevano portato all’individuazione e al ferimento di quattro terroristi di Hamas. A seguito di uno scontro, questi si sarebbero dispersi. Uno di loro, ferito al braccio destro, sarebbe stato rintracciato in un’abitazione abbandonata grazie alla scia di sangue lasciata a terra durante la fuga. Il terrorista avrebbe tentato di difendersi dai soldati israeliani lanciando due granate dal secondo piano della struttura, senza ferire nessuno.

Una volta individuato con un drone, l’edificio è stato colpito da un colpo di carro armato con l’obiettivo di uccidere il terrorista. Dai filmati forniti dall’IDF, l’uomo sembrerebbe essere ancora in vita poco prima dello sparo.

Il giorno successivo, gli israeliani avevano inviato un altro drone nell’edificio per verificare che l’uomo fosse stato effettivamente ucciso. Fu allora che i soldati videro il suo volto, ma non erano ancora certi che si trattasse realmente del leader di Hamas. Diverse ore più tardi, quando le truppe entrarono nell’edificio e prelevarono un dito dal corpo per identificarlo, la sua identità venne confermata.

La grave ferita all’avambraccio destro

Secondo quanto riferito da Kugel, Sinwar sarebbe morto in ogni caso, poiché le ferite che già riportava lo avrebbero comunque condotto al decesso. Negli scatti del ritrovamento del corpo, il leader di Hamas appariva visibilmente ferito all’avambraccio destro, colpito indirettamente da un colpo di carro armato o da un proiettile durante un precedente scontro a fuoco. Le foto mostrano la presenza di un filo attorno al braccio, utilizzato come laccio emostatico.

La ferita al ginocchio dopo il colpo del carro armato

A seguito del colpo del carro armato, molti frammenti avevano colpito diverse parti del corpo di Sinwar. In particolare, parti della struttura gli erano cadute sul ginocchio sinistro, come mostrato dalle foto del ritrovamento. Secondo l’autopsia condotta da Chen Kugel, Sinwar non sarebbe morto subito e avrebbe «esalato l’ultimo respiro lentamente, finché non gli hanno sparato alla testa». Una descrizione che rende ancora più misteriose le modalità del decesso che circolano.

La pistola e il fantomatico suicidio

Un’altra teoria circolata sul decesso di Sinwar è quella del presunto suicidio per non farsi catturare vivo. Per sostenerla, si ipotizza che abbia usato una pistola in suo possesso, ritrovata sul posto, nonostante Chen Kugel non abbia mai specificato quale arma sarebbe stata usata per causare la sua morte. Secondo i racconti, non si tratterebbe di un’arma qualunque, ma di quella presumibilmente appartenuta al tenente colonnello Mahmoud Kheir El-Din, ucciso nel 2018 durante un’operazione a Gaza, recuperata dai terroristi di Hamas all’interno di un veicolo utilizzato dagli agenti israeliani durante la missione. Sinwar l’avrebbe mostrata in pubblico, munita di silenziatore, ma non ci sono prove cerche che appartenesse effettivamente a Kheir El-Din.

Secondo Chen Kugel, l’autopsia avrebbe rivelato che il decesso è avvenuto molto dopo il colpo inferto all’edificio dal carro armato israeliano e per un colpo d’arma da fuoco in testa. Dalle foto, la pistola (che pare essere una Glock 19) si trovava su un divano davanti al corpo di Sinwar, a una distanza evidente. Considerando questi elementi, risulta estremamente improbabile che il leader di Hamas abbia usato quell’arma per togliersi la vita.

Il divano risulta essere quello che si trovava di fronte a Sinwar durante la ripresa dal drone dell’IDF. Si intravede una colonna, una delle due presenti all’ingresso della stanza.

La ferita nel cranio e il sangue

Secondo quanto raccontato a i24News da Chen Kugel, Sinwar «non è morto subito, è stato ferito e ha esalato l’ultimo respiro lentamente, finché non gli hanno sparato alla testa». Negli scatti del corpo, è estremamente evidente un grave danno al cranio, una ferita che l’autore dell’autopsia non attribuisce al colpo inferto come conseguenza del colpo sparato dal carro armato all’edificio. In un video diffuso sui canali Telegram israeliani, Sinwar viene ripreso mentre il corpo è leggermente spostato dal luogo del ritrovamento. Le tracce di sangue sulla testa e sul viso (foto in basso a destra) appaiono molto più “visibili” rispetto a quelle sul ginocchio (foto in basso a sinistra), coperto dalla polvere causata dal colpo del carro armato.

I punti mancanti della storia

Considerati gli elementi, l’autore dell’autopsia non rivela se Sinwar sia stato ucciso da un proiettile in dotazione alle truppe israeliane, né fa alcun riferimento all’arma utilizzata, che si tratti di una pistola o di un fucile di precisione. L’IDF, nel suo racconto, menziona soltanto il colpo inferto all’edificio dal carro armato e la verifica dell’effettiva morte del terrorista tramite un drone.

Ritenendo valido il risultato dell’autopsia, Sinwar sarebbe morto a seguito del colpo del carro armato e di un colpo alla testa con un’arma da fuoco. Si potrebbe ipotizzare che l’evidente ferita sul cranio non sia dovuta ai detriti caduti sul corpo del terrorista, ma al proiettile sparato contro di lui.

Considerata la posizione della pistola negli scatti del ritrovamento del corpo, e se questa si trovava ancora sul divano di fronte a lui già prima dello sparo del carro armato, risulta difficile indicarla come l’arma dell’uccisione. Non possiamo sapere con certezza se i soldati israeliani abbiano allontanato l’arma dal suo corpo prima dello scatto fotografico. Tuttavia, risulta difficile immaginare che Sinwar, nelle condizioni visibili dalle riprese del primo drone, sia riuscito a impugnare un’arma per spararsi in testa. Non si può, comunque, escludere la possibilità che sia stato ucciso da uno dei terroristi al suo seguito, rischiando di essere individuato dagli israeliani.

Al momento, e considerando l’autopsia, non è possibile determinare chi, e in quale momento dopo lo sparo del carro armato, abbia causato la morte del leader di Hamas.

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