Lascia dopo 10 giorni il consigliere di Giuli al Mic. Spano: «Attacchi personali». Il ministro: «Clima barbarico»
Francesco Spano si è dimesso dal ruolo di capo di gabinetto del ministero della Cultura. Lo comunica il Mic, dopo giorni di polemiche e indiscrezioni che circolano sul suo conto. «Il contesto venutosi a creare, non privo di sgradevoli attacchi personali, non mi consente più di mantenere quella serenità di pensiero che è necessaria per svolgere questo ruolo così importante», scrive Spano nella lettera di dimissioni indirizzata al ministro Alessandro Giuli. Ed è quindi «nell’esclusivo interesse dell’Amministrazione», continua l’ormai ex capo di gabinetto, che «ritengo doveroso da parte mia fare un passo indietro».
Giuli: «Clima barbarico»
A commentare le dimissioni di Spano è anche lo stesso Giuli, che dichiara: «Con grande rammarico, dopo averle più volte respinte, ricevo e accolgo le dimissioni del Capo di Gabinetto, Francesco Spano». Il ministro esprime solidarietà al suo (ex) collaboratore, che a suo dire è stato vittima di un «barbarico clima di mostrificazione». Infine, i ringraziamenti: «Ribadisco a Francesco Spano la mia completa stima e la mia gratitudine per la specchiata professionalità tecnica e per la qualità umana dimostrate in diversi contesti, ivi compreso il ministero della Cultura».
Il pressing di Palazzo Chigi
Secondo quanto riporta Repubblica, sarebbe stata proprio la premier Giorgia Meloni a fare pressing su Giuli affinché Spano rassegnasse le dimissioni. Pare infatti che il capo di gabinetto, quando ricopriva ancora il ruolo di segretario generale del Maxxi di Roma, avrebbe arruolato fra i collaboratori retribuiti anche l’avvocato Marco Carnabuci, suo marito. La nomina sarebbe stata confermata nell’autunno del 2022 dallo stesso Giuli, che all’epoca era a capo del museo.
Le indiscrezioni di “Report” e le chat omofobe di FdI
Ieri, martedì 22 ottobre, la trasmissione Rai Report ha annunciato che nella prima puntata della nuova stagione andrà in onda un servizio su due nuovi «casi Boccia» al ministero della Cultura. L’indiscrezione ha mandato in fibrillazione i partiti di maggioranza, alcuni dei quali già avevano avanzato parecchi dubbi sulla scelta di Spano come nuovo capo di gabinetto. Subito dopo la nomina, Spano fu bersagliato dalle critiche dei Pro Vita perché in passato aveva finanziato un’associazione Lgbtq+. Il Fatto Quotidiano ha pubblicato poi il contenuto di una chat di Fratelli d’Italia in cui un esponente di partito attacca con insulti omofobi il capo di gabinetto di Giuli. L’autore del messaggio è Fabrizio Busnengo, un coordinatore locale di FdI, che è stato prontamente rimosso dalla chat e si è dimesso dall’incarico.
In copertina: Francesco Spano durante un convegno al Maxxi di Roma (ANSA/Fabio Cimaglia)