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Cinque società e 5 case fra Milano e Liguria e 4,3 milioni di utili. Gerry Scotti controlla un gruppo che vale poco meno di 40 milioni

23 Ottobre 2024 - 20:09 Fosca Bincher
Gerry Scotti
Gerry Scotti
Il volto tv simbolo di Mediaset dice di non essere pagato una follia ma di essere economicamente appagato. E in effetti pochi possono vantare i suoi conti

Nell’ultima intervista concessa al settimanale Gente a fine settembre Gerry Scotti (vero nome Virginio Scotti) ha confessato di non sentirsi un bomber della tv e quindi di non essere fra i più pagati dello star system, ma ha fatto notare che da 40 anni gioca in Serie A e ha aggiunto con qualche libertà lessicale: «Da buon mediano ho i soldi sufficienti per ritenermi appagato e per non compiere nessuna scelta per soldi. A me non mi compri». Non mentiva: la Gerry Scotti spa nell’ultimo anno ha fatturato tutta insieme 6 milioni di euro, ha registrato guadagni per 4,3 milioni di euro e soprattutto ha beni consolidati (immobilizzazioni materiali e finanziarie) per poco meno di 40 milioni di euro. Soldi messi insieme per una vita, ma che non sfigurano affatto davanti ad alcuni bomber.

La holding e la società di produzione macinano ogni anno guadagni milionari

La Gerry Scotti spa ha in cima al suo gruppo una holding di partecipazioni, la GTI, che fattura 541.230 euro e però porta a casa 2,1 milioni di euro di utili che le vengono integralmente dai dividendi (2,5 milioni di euro) percepiti dalle quattro società controllate a valle. La Gti ha immobilizzazioni materiali e finanziarie per 19,7 milioni di euro, di cui 11,01 milioni per gli immobili di proprietà. Delle quattro società a valle quella più importante è la società di produzione che si occupa anche di parte del core business di Scotti e si chiama Good Time production. Nell’ultimo anno ha ricavato 4,5 milioni di euro, registrando un utile di 2,3 milioni di euro. In pancia alla società risultano disponibilità liquide di tutto rispetto: 5,5 milioni di euro.

Le origini pavesi (come la De Filippi) e le mura della multisala che valgono 16,6 milioni

Virginio Gerry Scotti è nativo di Pavia, e da lì è partito per la sua avventura televisiva come un’altra collega ben conosciuta a Mediaset: Maria De Filippi, che secondo Gerry ha in comune con lui la scelta di non affidarsi ad alcun manager per gestire le proprie attività professionali. Così «tutto quel che guadagno è mio». Non ci sono manager in senso stretto, ma una persona di fiducia esiste: in tutte le società del gruppo Scotti è amministratore unico il suo commercialista, Renato Bengala, che ha assistito anche tanti altri personaggi del mondo dello show business e della musica (come Achille Lauro). A Pavia Gerry ha voluto anche investire. E per questo ha fondato una società, la NCP (Nuovo Cinema Pavia) che è proprietaria delle mura del centro dove è stato aperto il Movie Planet cittadino. Fattura 544 mila euro e ne perde 119.966, ma ha investito 16,6 milioni di euro per quel grande immobile che resta ora a patrimonio della società ammortizzato ogni anno.

La passione per il mattone con gli investimenti a Milano e ad Alassio

Sempre al commercialista Bengala è affidata la Extra Time srl che si occupa di diritti nel mondo dello spettacolo e che fattura 374mila euro guadagnandone 34.059. L’ultima società controllata invece si occupa (al momento poco) di occasioni di sviluppo immobiliare e nell’attesa della buona occasione al momento sta perdendo 28.393 euro. Gerry ha poi fatto investimenti personali e nel suo portafoglio ha piccole quote del gruppo Wegreenit (1 e 2) e del Bgs club spa del gruppo Borgosesia. Scotti ha investito anche nel mattone: ha tre appartamenti a Milano e un villino da 8 vani ad Alassio che valgono complessivamente insieme alle pertinenze 5,7 milioni di euro secondo la stima Cerved. E poi sempre a Milano risulta usufruttuario di un’abitazione di 13,5 vani il cui valore stimato è di circa 3,1 milioni di euro.

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