«Il vino l’ho comprato io!»: cena tra quattro cognati finisce a coltellate e sprangate. Due arresti per tentato omicidio
«Il vino è mio». Poteva finire qui, con una battuta in risposta o un po’ di imbarazzo. E invece una banale controversia tra parenti a cena, iniziata con un “semplice” litigio su chi dei presenti avesse acquistato il vino, è finita a coltellate e sprangate. È accaduto a Casoria, in provincia di Napoli, intorno alle 20. Due arresti per tentato omicidio, tre persone in ospedale: chi con ferite da arma da taglio, chi con le ossa rotte.
Una lite sanguinosa
I protagonisti della rissa familiare sono quattro cognati, tra i 56 e i 66 anni, e una donna 58enne, moglie di uno di loro e sorella di altri due: tutti incensurati. Una volta seduti insieme per cenare è scoppiato l’accesissimo diverbio riguardo alle damigiane di vino: «Le ho comprate io», «Sì, ma i soldi erano miei». In poco tempo la casa in centro a Casoria si trasforma in un teatro di guerriglia domestica. Il cognato 61enne afferra un coltello e colpisce due volte al fianco il più giovane dei presenti. Il più anziano, morso alla spalla da uno dei presenti, afferra al volo un bastone di ferro e colpisce alla testa il quarto parente. La donna tenta di intervenire per placare gli animi ma finisce anche lei vittima di un duro colpo, rompendosi il braccio.
Intorno alle 20 intervengono i carabinieri della locale stazione, che sequestrano le armi. I due parenti colpiti da coltellate e sprangate sono trasferiti in ospedale e ricevono una prognosi di 30 e 10 giorni. Il 61enne e il 66enne, i parenti armati e più violenti durante la rissa, sono ora in carcere con l’accusa di tentato omicidio.