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Da novembre i percettori di Naspi e Dis-Coll entrano nel circuito delle politiche attive del lavoro

23 Ottobre 2024 - 07:53 Alba Romano
marina calderone pensioni riforma quota 41 opzione uomo
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L'annuncio della ministra Calderone: il Siisl è un sistema all'avanguardia

A partire da novembre i percettori di Naspi entreranno nel circuito delle politiche attive del lavoro. Lo annuncia la ministra del Welfare Marina Calderone in un’intervista al Sole 24 Ore. I disoccupati saranno quindi inseriti nel nuovo sistema. Calderone spiega che «sulla platea dei potenziali beneficiari sul Supporto Formazione e Lavoro per il quale abbiamo registrato, a inizio settembre, 140mila domande accolte. Sul fronte dell’Assegno di inclusione, invece, nei primi giorni di settembre le domande accolte con almeno un pagamento erano 725mila».

La nuova piattaforma

La piattaforma Siisl utilizza anche l’intelligenza artificiale per migliorare l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro: «Il Siisl è un sistema all’avanguardia. Lesempio che la Pubblica amministrazione può e deve guidare l’innovazione. Benché sia stato utilizzato nella prima fase per gestire il passaggio alle nuove misure di inclusione sociale e lavorativa, la sua progettazione ha un orizzonte più esteso. E i prossimi ampliamenti nella platea e nelle funzionalità ne sono l’evidenza pratica», premette la ministra. Che poi spiega: «A novembre in piattaforma entreranno in automatico i nuovi beneficiari di Naspi e Dis-Coll. Mentre nell’ultimo decreto flussi è stato previsto che chi arriva in Italia con un permesso di lavoro sia d’ufficio iscritto nel Sistema per l’inclusione sociale e lavorativa».

Naspi e Dis-Coll

La piattaforma diventa così anche lo strumento per gestire l’accompagnamento al lavoro di chi denuncia o collabora nelle indagini per far emergere il caporalato. «Abbiamo scelto di utilizzarequanto la tecnologia ci mette a disposizione, intelligenza artificiale inclusa, per migliorare l’incrocio di domanda e offerta di lavoro, offrire servizi personalizzati ai cittadini per colmare eventuali gap formativi, superare l’attuale sistema di intermediazione informale. Di fatto, con Siisl abbiamo finalmente la possibilità di incrementare l’occupazione senza rinunciare a sostenere chi ne ha davvero bisogno». Un modello che, a regime, «guarda anche a un migliore impiego delle risorsee a rendere la formazione continua funzionale al sostegno della produttività. Infatti, già nel decreto Coesione si inserisce un sistema di rating dell’efficacia dei corsi di formazione, in base agli iscritti che trovano lavoro entro sei mesi dalla conclusione dei corsi».

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