In Evidenza Alessandro GiuliIsraeleLegge di bilancio
CULTURA & SPETTACOLOCensuraDisneyOmicidiPugliaSerie TvTaranto

Caso Avetrana, parla il produttore della serie tv su Sarah Scazzi, Matteo Rovere: «La Costituzione garantisce la libertà di espressione»

24 Ottobre 2024 - 22:52 Alba Romano
Con lui il regista Pippo Mezzapesa: «Credo che il limite di un autore debba essere comunque sempre il pieno rispetto delle storie che si vanno a raccontare e delle persone»

«La Costituzione stessa garantisce la libertà degli autori e delle autrici di esprimersi, di raccontare il presente, la realtà, la contemporaneità, anche con l’obiettivo di elevare lo spirito critico e non addormentare chi ci guarda ma provocare riflessioni e analisi». Lo osserva Matteo Rovere, produttore con Groenlandia di “Avetrana – Qui non è Hollywood“, serie tv la cui messa in onda su Disney+ è stata bloccata per via del ricorso del sindaco del paese tarantino in cui fu uccisa Sarah Scazzi. L’azione del primo cittadino ha ricevuto l’ok del Tribunale di Taranto, che invita a rivedere la titolazione dell’opera. Rovere parla in occasione della presentazione in Alice nella città alla Festa del cinema di Roma della seconda stagione di ‘La legge di Lidia Poet‘, di cui è regista e produttore, sempre con Groenlandia. «Non dateci però il compito di cambiare il mondo – ha aggiunto -, non credo che la serialità e il cinema abbiano questo ruolo, ma abbiamo quello di interrogarci sul presente, sull’esistente e avere il coraggio di parlarne. Spesso e volentieri quando le cose arrivano da lontano ci rassicurano perché sembrano non appartenerci, mentre quando sono più vicine si sente una complessità in più. Tuttavia una cinematografica contemporanea deve superare queste paure».

Il regista di Avetrana: «Pieno rispetto delle persone»

A criticare la decisione del tribunale di Taranto è anche il regista della serie tv, Pippo Mezzapesa: «Credo che il limite di un autore debba essere comunque sempre il pieno rispetto delle storie che si vanno a raccontare e delle persone, perché in questi casi non si parla di personaggi ma delle persone, con cui si va a ‘vivere’, che si vanno ad esplorare». Mezzapesa ha lavorato con Rovere anche per la seconda stagione di ‘La legge di Lidia Poet‘, dove lo ha affiancato in regia assieme a Letizia Lamartire.

Articoli di CULTURA & SPETTACOLO più letti
leggi anche