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Manovra, dal governo arriva la stretta «anti-bamboccioni»: niente detrazioni per i figli a carico sopra i 30 anni

24 Ottobre 2024 - 12:35 Gianluca Brambilla
giorgetti meloni manovra 2025 stretta bamboccioni nonni
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Le nuove regole colpiscono anche gli altri familiari a carico, ad eccezione dei nonni e degli over 70

Tommaso Padoa-Schioppa, ex ministro del Lavoro durante il governo Prodi, li aveva definiti «bamboccioni», suscitando non poche polemiche. Pochi anni più tardi, Elsa Fornero rincarò la dose bollandoli come «choosy» (schizzinosi). Ora, gli ultratrentenni che vivono a casa dei genitori finiscono nel mirino anche del governo Meloni con la Legge di Bilancio 2025. La manovra economica dell’esecutivo prevede infatti una stretta sulle spese detraibili per i figli a carico. Le regole vigenti prevedono che la detrazione sia riconosciuta solo per i figli di età pari o superiore ai 21 anni. Ma con la novità introdotta dal governo spunta un nuovo paletto: i 30 anni di età. Superata quella soglia, non sarà più possibile chiedere detrazioni fiscali per i figli a carico, ad eccezione dei figli con disabilità.

319 milioni di euro risparmiati

La stretta si trova nelle primissime pagine della relazione tecnica della Legge di Bilancio, nel capitolo dedicato alla «Riduzione della pressione fiscale». Nel caso della misura «anti-bamboccioni» in realtà la pressione fiscale aumenta, nel senso che per i contribuenti non sarà più possibile chiedere detrazioni. Gli effetti di questa novità sulle casse dello Stato sono tutt’altro che trascurabili. Secondo le stime della ragioneria di Stato, questa stretta permetterebbe di risparmiare 319,3 milioni di euro. Una cifra che sembra confermare una verità tristemente nota: i giovani italiani tendono a uscire di casa molto più tardi rispetto ai coetanei di altri paesi europei.

La stretta su suoceri, generi e nuore

La stretta del governo sulle detrazioni fiscali non riguarda solo gli ultratrentenni a carico dei genitori, ma anche gli altri familiari a carico, ad eccezione di nonni e over 70 in generale. La novità, in altre parole, si rivolge a generi, nuore, suoceri, suocere o anche fratelli e sorelle del contribuente. Dalla cancellazione di queste detrazioni l’esecutivo si aspetta di incassare, una volta che le nuove regole saranno a regime, 140,8 milioni di euro. Una cifra che, sommata alle stime sulla stretta «anti-bamboccioni», dovrebbe rimpinguare le casse pubbliche di quasi mezzo miliardo.

In copertina: Il ministro Giancarlo Giorgetti e la premier Giorgia Meloni (ANSA/Massimo Percossi)

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