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Chi erano Lorenzo Cubello e Fabio Tosi, vittime dell’esplosione dello stabilimento Toyota di Bologna

24 Ottobre 2024 - 16:22 Ugo Milano
bologna toyota esplosione morti chi sono
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Per domani i sindacati hanno indetto uno sciopero generale del settore metalmeccanico bolognese: «Basta tragiche fatalità»

Lorenzo Cubello e Fabio Tosi sono le due vittime dell’esplosione di ieri, mercoledì 23 ottobre, allo stabilimento della Toyota Material Handling di Borgo Panigale, alle porte di Bologna. Entrambi bolognesi: il primo, di 37 anni, è morto sul colpo mentre il secondo, 34 anni, è deceduto durante il trasporto in ospedale. Un compressore nel reparto logistica sarebbe saltato in aria, facendo collassare parte del capannone dove si trovavano gli operai. Oltre a Cubello e Tosi, sono undici i feriti di cui due gravi. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla Biennale dell’Economia cooperativa di Legacoop nel capoluogo emiliano, ha espresso la sua vicinanza e solidarietà «ai feriti e alle famiglie che stanno soffrendo le conseguenze del maltempo e di questa ennesima tragedia sul lavoro. Non ci sono più parole adeguate per esprimere allarme e angoscia». Intanto, mentre sui cancelli di ingresso della fabbrica si accumulano biglietti e fiori, i sindacati hanno proclamato uno sciopero del settore metalmeccanico per venerdì 25 ottobre.

Chi erano le vittime

«Ci conoscevamo dalle superiori, sono stato uno di quelli che ha insistito perché venisse preso qui», è il ricordo sconsolato di un collega di Fabio Tosi, la più giovane delle due vittime. Il 34enne amava lo sport, in particolare i motori. Sui social media pubblicava molte foto in sella. Ancora incredulo un altro operaio: «Non pensavo potesse succedere una cosa del genere nel posto di lavoro, anche se sappiamo che ci sono tanti morti. Uno può anche farsi male, ma non tornare la sera è tutta un’altra cosa». Il 37enne Lorenzo Cubello a casa era atteso da una compagna al settimo mese di gravidanza.

I sindacati e il nuovo sciopero: «Basta tragiche fatalità»

«Un terremoto», questa la descrizione dello scoppio data da molti lavoratori della Toyota Material Handling. Una fabbrica sventrata a poche ore da uno sciopero, quello che si sarebbe dovuto tenere oggi per attrarre l’attenzione su questioni di sicurezze del lavoro allo stabilimento. Ora la giornata di pausa sarà domani, venerdì 25, per tutto il settore metalmeccanico bolognese. «Una strage che accende drammaticamente il faro sulla sicurezza dentro le fabbriche», si legge nella nota congiunta dei sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil. «Alle famiglie delle vittime va tutto il cordoglio e la vicinanza da parte delle organizzazioni sindacali. Ancora una volta dobbiamo dire basta alla strage quotidiana di lavoratrici e lavoratori che escono di casa per lavorare e non vi fanno ritorno. Non dobbiamo normalizzarci alla logica della tragica “fatalità”».

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