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Ex modella denuncia Trump: «Gioco perverso con Jeffrey Epstein alla Trump Tower»

24 Ottobre 2024 - 08:34 Alba Romano
La rivelazione sul "Guardian". La 56enne: «Gioco perverso con Jeffrey Epstein alla Trump Tower»

«Donald Trump mi ha molestata nel 1993». Lo ha denunciato l’ex modella Stacey Williams, citata dal Guardian. «Un gioco perverso» con Jeffrey Epstein, il finanziere americano suicidatosi in carcere a New York nel 2019 mentre attendeva il processo per traffico sessuale di minori. La donna, che ha lavorato come modella professionista negli anni ’90 ha raccontato di aver conosciuto l’ex presidente nel 1992 a una festa di Natale attraverso Epstein. Quest’ultimo, a detta della modella, era interessato a lei: i due si sono, inoltre, frequentati senza impegno per alcuni mesi. Ma la presunta molestia sarebbe avvenuta alcuni mesi dopo durante un incontro tra i tre alla Trump Tower.

La Trump Tower

Lì il tycoon l’avrebbe «tirata verso di sé – sottolinea al quotidiano britannico – e ha iniziato a palpeggiarmi». Stando al racconto di William, l’ex presidente le avrebbe messo «le mani sul seno, sulla vita e sul sedere». La campagna di Trump ha negato con forza le accuse, definendo la donna «un’ex attivista di Barack Obama» e sostenendo che «la storia è stata inventata dalla campagna di Harris». La modella, ora 56enne, ha rivelato i dettagli del presunto abuso durante un incontro su Zoom organizzata dal gruppo Survivors for Kamala, che sostiene la candidata democratica alla presidenza Harris. Nel frattempo, sale la tensione tra i due sfidanti alla corsa per la Casa Bianca, a meno di due settimane dall’election day. Harris e Trump continuano i loro tour negli Stati in bilico, vero ago della bilancia in una corsa serratissima, e continuano ad attaccarsi a vicenda.

La campagna elettorale (serratissima) negli Stati in bilico

«Sono convinta che Trump sia un fascista», ha detto la dem all’incontro con gli elettori in Pennsylvania ospitato dalla Cnn. «E non lo penso solo io, ma anche le persone che hanno lavorato con lui», ha aggiunto Harris citando l’ex capo dello staff John Kelly che in un libro ha riportato la famigerata frase del tycoon sui «generali di Hitler» che lui stesso avrebbe voluto. Sull’altro fronte, quello repubblicano, Trump ha attaccato Harris dalla Georgia accusandola di aver «messo in hotel di lusso migliaia di criminali dal Venezuela e dal Congo» e di «non sapere mettere due parole in fila e di essere la peggiore della storia americana». Sul palco del comizio è salito anche l’ex candidato indipendente alla presidenza Robert Kennedy Jr, che ha dato il suo sostegno a The Donald.

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