L’attore di Un posto al sole Alberto Gimignani assolto dalle accuse di riciclaggio e ricettazione: l’incubo giudiziario iniziato 10 anni fa
Dopo sei mesi agli arresti domiciliari e dieci anni alla sbarra, l’attore Alberto Gimignani è stato assolto in primo grado dall’accusa di riciclaggio e ricettazione. «Il fatto non sussiste», la formula utilizzata ieri, giovedì 24 ottobre, dai giudici della prima sezione penale del tribunale di Roma. Insomma, non c’è alcuna prova che dimostri l’operato come “tecnico” in una banda criminale di rivendita di cellulari rubati. E ora i suoi legali promettono battaglia contro la gogna mediatica di cui dieci anni fa, all’epoca dell’arresto, l’attore era stato vittima.
La vicenda giudiziaria e la promessa
Noto al pubblico per le numerose e popolari serie tv (La Piovra, Un posto al sole, Distretto di polizia, R.I.S. Delitti Imperfetti) e i film di successo (Ricordati di me, Cado dalle nubi), la trafila giudiziaria del 63enne era iniziata nel luglio 2014. Prima l’arresto, seguito da due settimane di carcere, poi sei mesi ai domiciliari. La notizia è ripresa da tg nazionali e finisce sulle prime pagine. Ora, con l’assoluzione in mano, sono i suoi avvocati Daria Grimani e Pierluigi Rossi a passare al contrattacco. «Continueremo a lavorare – hanno detto – affinché al nostro assistito sia restituito il giusto risarcimento non solo per la lunga attesa, ma anche per quella gogna mediatica che gli ha gravemente compromesso la carriera di attore».