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Rubavano informazioni da banche dati strategiche e nazionali: sei indagati. Spiati anche alcuni politici

25 Ottobre 2024 - 22:46 Stefania Carboni
hacker cybersicurezza cellulari
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Quattro le persone ai domiciliari e due sotto misura interdettiva. Tra loro appartenenti o ex delle forze dell'ordine e hacker

Rubavano «informazioni sensibili e segrete dalla banche dati strategiche nazionali» le sei persone poste sotto misure cautelari (quattro arresti domiciliari e due interdittive) da parte della procura di Milano. Poste sotto sequestro diverse società. L’inchiesta è seguita dalla Dda di Milano e dai carabinieri del Nucleo investigativo di Varese. I sei destinatari dell’ordinanza cautelare, a quanto si è saputo, sarebbero appartenenti o ex delle forze dell’ordine, hacker e consulenti informatici.

I dati rubati e poi rivenduti (anche su commissione)

Il gruppo ha prelevato dati «di tutti i generi», anche su esponenti politici. E avrebbero inoltre agito su commissione di terze persone, anche a «fini privatistici», per rivendere, poi, quelle informazioni a chi le chiedeva. Le accuse variano dall’associazione per delinquere fino all’accesso abusivo a sistema informatico. L’indagine è partita tramite una precedente inchiesta milanese sulla criminalità organizzata, anche se nelle misure cautelari eseguite oggi pomeriggio non vengono contestate, da quanto riferito, condotte di «agevolazione», delle mafie. Sono state eseguite anche decine di perquisizioni in Italia e all’estero. Domani alle 11.30 si terrà una conferenza stampa in Procura a Milano, alla presenza anche del Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo.

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