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Toyota Material Handling di Borgo Panigale, l’esplosione dall’impianto di climatizzazione: «Una bomba in 4 minuti»

25 Ottobre 2024 - 09:37 Ugo Milano
Gli inquirenti hanno aperto un fascicolo per omicidio e lesioni colpose per ora contro ignoti

«È stata una bomba: è successo tutto in quattro minuti». A raccontarlo a La Stampa è Pino Sicilia, il responsabile per la sicurezza della Uilm-Uil. Il 23 ottobre scorso si trovava dentro lo stabilimento industriale della Toyota Material Handlin di Borgo Panigale, alle porte di Bologna, dove un’esplosione ha ucciso due operai trentenni e ne ha feriti undici. «È stato il finimondo – dice -. È saltato tutto: pareti, uffici, reti». Secondo i primi accertamenti tutto sarebbe partito da una componente del grande impianto di climatizzatore posto all’esterno del capannone. Era collegato a un tubo che, stando a una prima ipotesi, si sarebbe caricato di energia al punto da saltare in aria, facendo collassare parte del capannone dove si trovavano gli operai. 

L’inchiesta

Nella giornata di ieri si è tenuto un sopralluogo della procuratrice aggiunta Morena Plazzi e della pm Francesca Rago che hanno aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio e lesioni colpose per ora contro ignoti. Il primo passo sarà l’autopsia sui corpi di Lorenzo Cubello e Fabio Tosi, le due vittime dell’esplosione, poi disporranno tutte le consulenze tecniche necessarie. Nel frattempo sono state acquisite le immagini di video-sorveglianza e raccolte le testimonianze degli operai e degli impiegati presenti negli uffici. 

Lo sciopero

I sindacati dei metalmeccanici hanno indetto per questa mattina, venerdì 25 ottobre, uno sciopero di otto ore, ma senza cortei o presidi. L’azienda bolognese ha inoltre comunicato ai rappresentanti dei lavoratori la chiusura dello stabilimento, la sospensione delle attività e l’attivazione della cassa integrazione.

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