Le teorie No Vax sul caso di Alexis Lorenze e la malattia autoimmune
Diverse condivisioni Facebook stanno rilanciando il caso della giovane influencer Alexis Lorenze e dei suoi sintomi dovuti alla Emoglobinuria parossistica notturna (Epn). Questa malattia autoimmune provoca alla ragazza vistosi lividi e gonfiore su faccia e gambe. Così, anche per via delle credenze religiose e No vax della donna, presto si è sparsa voce che tale condizione fosse dovuta ai vaccini «contro il tetano, la polmonite e la meningite». Si tratta però di una storia fuorvianti da tabloid già noti per fare clickbait con questo genere di contenuti, come il Daily Mail e il New York Post. Vediamo perché.
Per chi ha fretta:
- Diverse condivisioni riportano la vicenda di Alexis Lorenze, ragazza di 23 anni affetta da una malattia autoimmune diagnosticata nel gennaio 2024.
- I suoi sintomi già aggravatisi per volontaria assenza di cure sono peggiorati a settembre, in correlazione alla somministrazione di alcuni vaccini.
- Secondo alcune versioni No vax la malattia sarebbe dovuta ai vaccini, secondo altre solo gli ultimi sintomi sarebbero dovuti ai vaccini.
- Nelle ultime versioni della narrazione la ragazza sarebbe tenuta in coma farmacologico, ma tali narrazioni non vengono confermate dalle stesse news trasmesse dal padre della ragazza e dai video successivi sulle sue condizioni.
- Gli eventi avversi considerati più probabili tra quelli che insorgono improvvisamente a seguito di un vaccino (reazioni vasovagali o anafilassi) non sono stati menzionati. Mentre quelli citati sono coerenti col quadro della malattia preesistente.
- Al momento è più probabile che il tracollo di Lorenze sia dovuto alla malattia, trascurata per circa otto mesi dall’insorgere dei primi sintomi, e da un insieme di altri fattori.
- Le narrazioni No vax attorno alla vicenda hanno recentemente messo in pericolo la sicurezza dei medici che continuano ad assistere la ragazza.
Analisi
Le condivisioni sulla malattia autoimmune di Lorenze riportano la seguente didascalia:
Blogger di TikTok perde la vista, si formano macchie e lividi sul corpo e finisce in coma dopo essere stata vaccinata negli Stati Uniti.
La 23enne Alexis Lorenze è finita all’ospedale dell’Università della California diverse settimane fa. Doveva ricevere una trasfusione per ricostituire le cellule del sangue danneggiate a seguito di una rara malattia autoimmune. Prima della terapia, secondo i medici la ragazza doveva vaccinarsi tutto in una volta contro il tetano, la polmonite e la meningite.
La ragazza ha seguito la raccomandazione dei medici ed ha accettato. Nel giro di 10 minuti, il suo corpo era coperto di macchie e lividi. Poi ha iniziato a perdere la vista, il suo corpo si è gonfiato, ho cominciato ad avere nausea e la mascella si è serrata, facendole rischiare il soffocamento in quanto non riusciva a vomitare. Successivamente Lorenze ha perso conoscenza. La giovane è stata messa in coma farmacologico, stato in cui versa tutt’ora.
co***oni vaccinatevi !!!
Malattia autoimmune dovuta ai vaccini?
Della malattia autoimmune di Lorenze si era occupata in una precedente analisi la collega Flora Teoh per Science Feedback. I tabloid sensazionalisti non fecero altro che amplificare quanto stava già accadendo nei canali Social americani, dove si insinua che Lorenze fosse in perfetta salute prima di ricevere il vaccino, mettendo a confronto immagini di lei prima e dopo il ricovero, rafforzando così l’idea che i suoi sintomi fossero causati dai vaccini.
Stando alla fonte da cui hanno avuto origine tutte le narrazioni, ovvero un video della stessa Lorenze su Tik Tok (disponibile tramite copia cache), la ragazza dopo la diagnosi a gennaio di Epn ha rifiutato inizialmente di sottoporsi alle vaccinazioni richieste come parte del trattamento, in quanto non ha mai ricevuto vaccini in vita sua – eccetto quelli somministrati da piccola -, per motivi religiosi. Quindi da settembre la malattia si aggrava con «sintomi molto gravi». Secondo Daily Mail e New York Post Lorenze avrebbe dovuto vaccinarsi per poter ricevere una trasfusione di sangue. Cosa non risulta dalla ricostruzione della ragazza. Le trasfusioni necessarie per trattare i suoi livelli pericolosamente bassi di emoglobina risultano eseguite infatti prima di sottoporsi alla vaccinazione, dopo la quale – secondo la narrazione – le sue condizioni sarebbero peggiorate ulteriormente, con sviluppo di lividi e gonfiori sulla testa e in altre parti del corpo.
L’emoglobinuria parossistica notturna è causata dalla mutazione del gene PIG-A, collegato alla produzione di una proteina necessaria ad ancorare altre proteine sulla superficie dei globuli rossi. È vero che in alcuni pazienti determinate condizioni di stress, come le infezioni o le vaccinazioni, risultano correlate al manifestarsi di coaguli di sangue, anche se le causalità di questi rari fenomeni è ancora da accertare. Quel che sappiamo per certo è che questa malattia non è causata da alcun vaccino, inoltre le condizioni della ragazza hanno cominciato ad aggravarsi ben prima e con la totale mancanza di trattamenti.
Lo stato attuale della ragazza, le influenze No vax del padre e le minacce ai medici
La narrazione in oggetto riporta addirittura che «la giovane è stata messa in coma farmacologico, stato in cui versa tutt’ora», lasciando intendere che sia una misura dovuta alle vaccinazioni. Non è chiaro però quale sia la fonte di tale informazione. Le condivisioni in oggetto linkano un articolo del The Health Site risalente al 25 settembre, dove tale dato non risulta. Abbiamo trovato solo un tweet del 28 settembre dove si linka la medesima fonte, senza fornire niente di più specifico:
Gli stessi aggiornamenti che il padre Todd pubblica su Facebook sembrano suggerire una narrazione differente. La ragazza viene continuamente seguita dai medici e ha ricevuto pesanti sedazioni per i trattamenti. Nonostante il signor Lorenze continui ad assecondare le narrazioni No vax è comunque una fonte importante per seguire le condizioni della figlia. Ecco per esempio un post del 26 settembre:
Stando allo stesso Todd Lorenze le narrazioni che lui stesso alimenta, contro i vaccini, starebbero mettendo in pericolo gli stessi medici curanti, a cui evidentemente la famiglia continua ad affidarsi:
Alexis Lorenze è protetta da me, suo padre, e abbiamo la polizia 24 ore su 24, 7 giorni su 7, fuori dalla nostra stanza. Alcune persone hanno cercato follemente di entrare nella stanza di Alexis e hanno minacciato di fare del male al medico che le aveva prescritto i vaccini. Questo deve finire. Come Cristo ha perdonato, anche noi dobbiamo perdonare.
Dubbi sulla rapidità dei sintomi
I dubbi sul collegamento coi vaccini e sulla rapidità con cui tali sintomi si sarebbero manifestati subito dopo la vaccinazione non sono di poco conto. Ci viene in aiuto l’analisi della divulgatrice scientifica Susan Oliver, specialista in progettazione farmaceutica. L’esperta ha risposto alle principali narrazioni in merito alla vicenda, sottolineando che solo poche reazioni ai vaccini, come le reazioni vasovagali o l’anafilassi, si manifestano così rapidamente. Curiosamente nessuna di queste risultano tra i sintomi di Lorenze.
Inoltre, la ragazza risulta positiva al Parvovirus B19, che può scatenare crisi di Epn. Condizione che ricordiamo, era preesistente da gennaio a settembre senza trattamenti medici. I lividi coerenti con la sintomatologia, potrebbero quindi essere legati proprio a tale infezione. Insomma, tali condizioni suggeriscono che il tracollo improvviso fosse una naturale evoluzione della malattia. Ci troviamo quindi molto probabilmente di fronte al solito caso di correlazione spuria, in cui i vaccini si trovano a essere collegati per una mera coincidenza temporale a dei sintomi che possono trovare già ben altre spiegazioni.
Conclusioni
Senza escludere alcuna possibilità, data la complessità della situazione – associata anche a un reiterato rifiuto di trattare la malattia tempestivamente -, concludiamo la nostra analisi evidenziando come la malattia autoimmune di cui soffre Lorenze, possa spiegarsi più probabilmente con la sintomatologia già bene nota della Epn. Inoltre, la vicenda continua a risultare distorta dai bias religiosi e No vax, alimentati anche da diversi tabloid sensazionalisti, portando a distogliere l’attenzione da altri altri potenziali fattori determinanti.
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