La mappa fuorviante delle “basi americane” in Italia
Circola su Facebook una mappa europea che illustra il numero di presunte «basi americane» presenti in ciascun Paese. Tuttavia, la questione si rivela di notevole complessità. Risulta difficile distinguere con precisione tra basi NATO, basi esclusivamente americane e quelle delle nazioni che ospitano anche strutture del personale NATO o statunitense. Inoltre, i numeri riportati nella mappa non presentano alcuna fonte di riferimento. Non trovano corrispondenza nei dati ufficiali pubblicati nell’ultimo report elaborato dal Congressional Research Service (CRS) degli Stati Uniti, il quale evidenzia una realtà del tutto diversa.
Per chi ha fretta
- La mappa delle basi americane non fa alcuna distinzione tra semplici installazioni militari, basi effettive statunitensi e quelle della NATO, né tra basi condivise e quelle esclusivamente americane.
- La mappa non cita alcuna fonte, rendendo le informazioni presentate non attendibili.
- Le strutture NATO presenti sul territorio italiano non riguardano solo basi militari “classiche”. Ci sono anche «semplici stazioni di telecomunicazione, antenne radar, poligoni di tiro, centri di ricerca e depositi».
Analisi
La mappa è stata condivisa su Facebook, accompagnata da questo testo: «Mappa delle basi americane in Europa».
Secondo i numeri riportati nella mappa, che peraltro non cita alcuna fonte, l’Italia risulterebbe essere la nazione europea con il maggior numero di basi militari statunitensi, con un totale di 140 installazioni, seguita dalla Germania con 70 e dal Regno Unito con 30. Tuttavia, non viene chiarito se questi numeri si riferiscano a semplici installazioni militari, a basi esclusivamente americane o a strutture NATO, né se si tratti di basi condivise o gestite unicamente dagli Stati Uniti. Ciò rende i dati non solo poco affidabili, ma anche difficili da interpretare in modo accurato.
I dati ufficiali del CRS
Consultando l’ultimo report ufficiale del 2024 intitolato “U.S. Overseas Basing: Background and Issues for Congress”, prodotto dal Congressional Research Service (CRS) degli Stati Uniti, emerge un quadro ben diverso della realtà. Il documento fornisce un elenco dettagliato delle basi militari statunitensi all’estero, approfondendo i motivi strategici alla base del loro posizionamento, le questioni politiche e finanziarie ad esse connesse, e le implicazioni per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Alla luce di tali informazioni, il numero di basi statunitensi presenti in Europa risulta sensibilmente inferiore, come si può già facilmente notare in questa illustrazione.
Nelle ultime pagine del documento, viene inoltre presentato un elenco completo di tutte le principali basi militari statunitensi operative in Europa, con o senza la presenza permanente di personale militare USA, consentendo di determinarne con chiarezza il numero esatto in ciascun Paese. Di seguito riportiamo sinteticamente i dati reali relativi ad alcune nazioni dell’UE:
- Italia: 7 basi
- Regno Unito: 5 basi
- Germania: 7 basi
- Spagna: 2 basi
- Portogallo: 1 base
- Polonia: 5 basi
- Ungheria: 2 basi
- Romania: 3 basi
- Grecia: 3 basi
- Belgio: 2 basi
- Norvegia: 1 base
Questi numeri evidenziano una significativa discrepanza rispetto ai dati non verificati riportati nella mappa condivisa su Facebook. È evidente che, se si includono nel conteggio tutte le tipologie di installazioni militari, comprese le basi NATO o quelle condivise, e non soltanto quelle esclusivamente statunitensi, il numero complessivo potrebbe risultare più elevato.
La presenza delle strutture americane e della NATO
La presenza di infrastrutture statunitensi in Europa risponde a motivazioni strategiche che affondano le loro radici nella storia recente. Sin dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e durante la Guerra Fredda, gli Stati Uniti hanno mantenuto una rete di basi nel continente come parte del sistema di difesa collettiva della NATO, con l’obiettivo di garantire la sicurezza dell’Europa occidentale contro potenziali minacce, in particolare dall’Unione Sovietica. Oggi, la permanenza di tali basi è motivata non solo dalla difesa reciproca prevista dai trattati NATO, ma anche dal mantenimento della stabilità regionale, dalla risposta rapida a crisi internazionali e dalla protezione degli interessi strategici statunitensi nel mondo.
A cosa si potrebbe riferire quel 140 nella mappa
Se esaminiamo con maggiore attenzione la situazione italiana, risulta evidente che non tutte le installazioni presenti sul nostro territorio rivestono una natura strettamente operativa e militare.
Complessivamente, tra esercito, marina e aviazione, l’Italia ospita 120 installazioni Nato e americane (non tutte da considerarsi come basi nel senso tradizionale del termine), insieme ad altre 20 strutture non meglio specificate. L’ubicazione di alcune di queste ultime è classificata e rimane segreta, complicando ulteriormente la comprensione del reale dispiegamento militare statunitense nel nostro Paese. Come spiegato ulteriormente da Il Post in un articolo del 2022, non tutte queste strutture NATO hanno la stessa rilevanza essendo incluse nel conteggio «semplici stazioni di telecomunicazione, antenne radar, poligoni di tiro, centri di ricerca e depositi».
In sintesi, il numero di 140 basi riportato nella mappa comprende tutte le installazioni, senza però fare distinzione tra semplici strutture e le vere e proprie basi americane.
Conclusioni
La mappa delle basi militari statunitensi in Europa condivisa su Facebook presenta informazioni incomplete, mancando di distinguere tra diverse tipologie di installazioni, come basi NATO, basi condivise, con truppe o senza truppe, e strutture esclusivamente statunitensi.
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