Tommaso Marini, Ballando con le stelle e le accuse di scarsa virilità: «Chissenefrega del sentirsi macho»
Tommaso Marini, 24 anni, è campione di scherma. Ma oggi è sul palco di Ballando con le stelle. E in un’intervista al Corriere della Sera dice che si sente più un «fiorettista, che diamine. “Ballando con le stelle” è una bellissima esperienza, ma magari ballassi come tiro di fioretto. Frequento discoteche, ma quello è un modo di ballare differente. Pensavo che fosse più semplice, una pausa di riposo dalla scherma: invece è un impegno tosto». Ma nel colloquio con Flavio Vanetti spiega anche che il mondo dello spettacolo lo ha sempre affascinato: «Da piccolo sognavo di fare l’accademia di recitazione. Quest’avventura non c’entra nulla con la recitazione, ma è un modo per capire se mi trovo bene in un ambiente differente dal mio».
Selvaggia Lucarelli e le gare
Spiega che per partecipare alla trasmissione salterà «solo una gara della Coppa del Mondo e un collegiale». E che il c.t. Stefano Cerioni lo aveva «avvisato dopo i Giochi di Parigi che avrei ripreso a gennaio: era perplesso, ma ha cambiato idea quando ha sentito di “Ballando con le stelle”. Per me è un allenamento doppio, termino che sono sfinito». Mentre Selvaggia Lucarelli lo provoca: «Ma di sicuro non punto a litigare: ho appena iniziato con la tv, non posso finire nel “trash”. Cercherò di stare sulle mie: quello è il suo lavoro e io l’ho sempre stimata per la sua intelligenza».
E sulla sua componente feminina: «Ci può stare, ballo con grazia: non l’ha detto in senso negativo». Mentre si è arrabbiato quando si è parlato del suo essere macho: «Si ritorna a Selvaggia Lucarelli: nella seconda puntata ha lasciato intendere che in me mancano la virilità e l’essere “macho”. Ho commentato che certi discorsi ci riportano indietro di 60 anni e all’idea del “macho” che per essere tale deve mostrare i muscoli. Poi ha corretto il tiro, dicendo che non intendeva quello. Io comunque non cambio».
Il machismo
Sul fatto che si senta o meno macho la riposta di Marini è questa: «Chissenefrega del sentirsi “macho” o meno. E chi è o che cosa è il “macho”? Il maschio non lo vedi da come si atteggia, semmai lo noti da come tratta una donna. Insomma, è un discorso molto più articolato». Sulle unghie pitturate spiega: «È un modo di esprimermi? In realtà ho iniziato a usare lo smalto a causa della scherma: mi si rompevano le unghie e in questo modo le coprivo. Comunque ai Giochi di Parigi ne ho visti tanti con le unghie colorate, a cominciare da Noah Lyles, il campione dei 100 metri». Mentre ha tolto i bracciali: «Ora sono più sobrio con gli anelli, uso soprattutto fedine. Il mio anello ha anche un valore emotivo e personale».
I fidanzamenti
Sull’amore spiega che «mi piacerebbe molto dire che sono fidanzato. Ma non lo sono. Non mi nascondo, semplicemente non ho mai trovato l’amore. Quando lo incontrerò sarò felice di annunciarlo». Mentre gli studi sono «bloccati. Il primo anno all’università ho superato esami davvero fighi, con la media del 28. Ma poi mi sono detto: è davvero la cosa che vuoi fare? Risposta: no. Allora meglio concentrarsi sui Giochi. D’altra parte devi capire che cosa vuoi dalla vita. Noi sportivi viviamo in una bolla e non ci rendiamo conto che siamo dei privilegiati. Se la bolla si rompe, non sappiamo fare nulla. Ecco, in questo periodo a Roma ho modo di pensare pure al “dopo” scherma».