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Bari, dice di essere stato stuprato da un branco ma i filmati lo smentiscono: 20enne denunciato per simulazione di reato

26 Ottobre 2024 - 10:22 Alba Romano
Il giovane è stato ritrovato da un pescatore con una gamba incastrata tra gli scogli e le mani legate

Ha dichiarato di essere stato vittima di stupro da parte di un gruppo di quindici giovani. Ma gli esami medici e i filmati delle telecamere non hanno confermato in alcun modo la sua versione dei fatti. Così un ragazzo barese di 20 anni, di origini africane e con documenti in regola, è stato denunciato dalla polizia per simulazione di reato. L’episodio risale alla notte tra giovedì 17 e venerdì 18 ottobre, quando il 20enne è stato ritrovato da un pescatore tra i frangiflutti con una gamba incastrata tra gli scogli e le mani legate da alcuni indumenti. L’uomo ha chiamato immediatamente i soccorsi, che hanno trasportato il ragazzo al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo.

La denuncia per simulazione di reato

Il 20enne ha raccontato di essere stato aggredito, violentato, legato e scaraventato tra gli scogli. Si è attivato così il «binario rosa», ossia il protocollo medico previsto per i casi di possibile violenza sessuale. Gli esami effettuati non hanno fatto emergere però alcun segno di violenza. E anche la visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza ha smentito la versione del giovane. «In ragione della falsità delle dichiarazioni rese dal ragazzo che, nei giorni scorsi, hanno sconcertato la popolazione barese, la procura della Repubblica ha richiesto l’archiviazione del procedimento penale per violenza sessuale. E, contestualmente, ha indagato il 20enne per il delitto di simulazione di reato», spiega in una nota la Questura di Bari.

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