Corrado Formigli “l’infame”: «Paolo Corsini non regge i flop che colleziona. Cosa farà la Rai?»
Secondo Corrado Formigli gli insulti che gli ha riservato il direttore generale dell’approfondimento Rai Paolo Corsini derivano dal fatto che l’insuccesso gli ha dato alla testa: «Io credo che la cosa sia molto più semplice, che la reazione sia dovuta al grande nervosismo generato dalla lunga serie di flop che ha collezionato. Non ne azzecca una». Il riferimento è a programmi come quello di Antonino Monteleone che anche ieri ha avuto un’audience ridicola. Nell’intervista rilasciata a Repubblica il conduttore di PiazzaPulita dice: «Mi domando che cosa pensa di fare la Rai». Perché «mi aspetto che prenda le distanze, in qualche maniera si scusi, la Rai è un’azienda di tutti, me compreso. Mi aspetto che dica qualcosa, non faccia finta di niente». Poi Formigli ricorda il libro scritto da Massimo Arcangeli in cui sono riportati alcuni post scritti da Corsini su Fb: «In uno, del 9 ottobre 2012, cita Mussolini: ‘Il giornale per noi è un partito, una bandiera, un’anima’. Per me va bene che uno abbia queste idee, ma non dovrebbe dirigere i talk del servizio pubblico».