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Georgia, alta tensione dopo il voto. La presidente pro-Europa: «Siamo in testa». Ma anche il fronte filo-Russia canta vittoria

26 Ottobre 2024 - 19:02 Diego Messini
Chiusi i seggi nel Paese chiamato al referendum sul suo futuro: dagli exit poll verità parziali. Ma Orban ha già decretato il vincitore

Chi ha vinto la sfida sul futuro della Georgia? A contrapporsi nelle elezioni politiche di oggi erano i due fronti che promettono di portare il Paese in direzioni opposte: la sfera europea-occidentale o quella russa. I primi exit poll diffusi a seggi appena chiusi non sciolgono per il momento il dilemma. Le rilevazioni che fanno capo ai sondaggi condotti dai partiti dell’opposizione europeisti rivendicano infatti la vittoria, mentre quelli di una tv filogovernativa lasciano intendere che il partito di governo “Sogno Georgiano” abbia vinto con il 56,1% dei consensi. E i leader politici delle due fazioni già interpretano i due copioni opposti, lasciando presagire un post-voto quanto mai incerto e carico di tensione. «La Georgia europea sta vincendo con il 52% nonostante tutti i tentativi di brogli» ha scritto su X la presidente Salomè Zourabichvili, punto di riferimento dello schieramento pro-Ue. Eppure dal blocco europeo l’unico leader a farsi sentire per ora è Viktor Orban, per affermare esattamente il contrario. «Congratulazioni al primo ministro Kobakhidze e al partito Sogno Georgiano per la loro schiacciante vittoria alle elezioni parlamentari di oggi. Il popolo della Georgia sa cosa è meglio per il suo Paese e oggi ha fatto sentire la sua voce», ha twittato in tempi record il premier ungherese esaltando il presunto successo del blocco filo-russo. La parola fine sull’esito del voto pare ancora assai lontana.

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