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Milano, sgominata la «banda della Lilla»: così la baby gang aggrediva e rapinava i passeggeri della M5

26 Ottobre 2024 - 19:57 Ugo Milano
m5 milano baby gang rapine
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Fermati 5 giovani tra i 18 e i 21 anni: sono accusati di rapina, tentata rapina, lesioni e furto in concorso

Avevano trasformato la fermata della metro Domodossola della linea M5 di Milano nel luogo ideale dei loro colpi: cappelli in testa, tute sportive e marsupi erano il segno distintivo dei membri della cosiddetta «banda della lilla», composta da 5 giovani tra i 18 e i 21 anni, fermati dalla polizia con l’accusa di rapina, tentata rapina, lesioni e furto in concorso. I fermati avrebbero agito seguendo un metodo coordinato: scelto l’obiettivo – solitamente ragazze, minorenni e anziani – lo accerchiavano e lo derubavano, colpendo anche più volte al giorno.

Le indagini

Le prime segnalazioni risalgono alla primavera, con il caso di un 14enne derubato del cellulare lo scorso 29 aprile. A seguito delle indagini, coordinate dalla squadra investigativa del commissariato Sempione guidata dal dirigente Luca Gazzilli, la polizia ha raccolto testimonianze e prove video che collegano gli indagati a una lunga serie di episodi avvenuti lungo la M5. La banda è stata smascherata anche grazie alle telecamere di sorveglianza installate nelle fermate Lotto e Marche, che hanno permesso di identificare modalità e orari delle loro azioni. Uno degli episodi più gravi risale al 13 maggio quando, in pochi minuti, un uomo è stato derubato del bracciale mentre si trovava sulla scala mobile della fermata Domodossola, seguito da un tentativo di rapina su una ragazza, accerchiata e aggredita con l’obiettivo di sottrarle un braccialetto d’oro.

I componenti della banda

Il gip ha riconosciuto la «pericolosità degli indagati», sottolineando l’uso di uno schema premeditato che sfrutta la vulnerabilità delle vittime. A fronte della gravità delle accuse, 4 dei 5 giovani sono stati trasferiti in carcere, mentre per un 20enne sono stati disposti gli arresti domiciliari. I sospetti già si trovavano in stato di fermo per precedenti reati: il 21enne era stato arrestato appena 5 giorni dopo il tentativo di rapina alla ragazza della fermata Domodossola, mentre un altro componente era stato fermato il 14 maggio con un coltello da 18 cm. Le indagini hanno portato alla luce anche il rapporto di complicità tra i membri della banda, testimoniato da post sui social in cui sfidavano apertamente le forze dell’ordine e mostravano mazzette di denaro e immagini di armi. Gli investigatori stanno ora esaminando ulteriori riprese per verificare l’eventuale coinvolgimento di altri complici.

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