I fischi e gli insulti degli studenti al film contro l’omofobia: «Gay di m… ma quando si ammazza?»
Giovedì 24 ottobre al mattino era in programma l’anteprima nazionale de Il ragazzo dai pantaloni rosa. La pellicola tratta dal romanzo autobiografico di Teresa Manes, la madre di Andrea che nel 2012 si tolse la vita. In platea c’erano 700 ragazzi delle scuole romane, tra i 15 e i 17 anni. E, racconta il Messaggero, la proiezione si è trasformata in una baraonda. Con frasi del tipo: «Gay di merda», oppure «Ma questo quando s’ammazza?». L’insegnante di una quarta liceo racconta che è stato «aberrante sentire certe cose. La mia classe e io ci siamo sentiti a disagio. Ho provato a zittire chi continuava». La vicenda era cominciata come un gioco, con gli applausi per ogni cosa. «Poi è degenerata in un circo», spiega.
«Alcuni hanno addirittura gridato insulti omofobi come “fr*o” o “ma questo quanno s’ammazza?”. Un comportamento che evidenzia quanto sia necessaria la sensibilizzazione sul bullismo e sull’inclusione», racconta chi c’era. Una delle liceali presenti spiega: «Ero al cinema con la mia classe, non vi dico lo schifo che abbiamo provato nel sentire tutti quei commenti orribili e il comportamento immaturo che c’è stato (…) Chi voleva godersi il film non ci è riuscito. Mi dispiace e mi vergogno».