Ora solare, stanotte si dorme un’ora in più: cosa succede a chi fa i turni di notte. I medici fanno partire una petizione
Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, scatta l’ora l’ora solare: alle 3:00 le lancette torneranno indietro di un’ora, concedendo un’ora di sonno in più ma riducendo di un’ora la luce serale. Questo cambiamento ha noti effetti sul benessere e sull’equilibrio del sonno, influenzando i ritmi biologici delle persone, come evidenziato da diversi studi internazionali. Dal 2019, il Parlamento europeo ha votato a favore della possibilità di eliminare il cambio d’ora, lasciando la scelta finale a ciascun Paese, ma il progetto è stato rallentato da altre priorità. Ora l’argomento potrebbe tornare in discussione, anche se permane il rischio di una frammentazione dei fusi orari tra i Paesi membri.
Gli effetti su chi fa i turni la notte
Il cambio d’ora ha effetti concreti sulle turnazioni lavorative. Chi lavora la notte, ad esempio con turni dalle 22:00 alle 6:00, si trova a svolgere un’ora in più durante il passaggio all’ora solare. La gestione economica di quest’ora aggiuntiva è disciplinata dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (Ccnl), che spesso prevede l’aggiunta come straordinario retribuito con apposite maggiorazioni. Non tutti i contratti riconoscono il compenso per le ore aggiuntive, il che può significare che i lavoratori interessati non sempre ricevano il pagamento per il tempo supplementare. Il dibattito sulla fine del cambio dell’ora resta quindi aperto, tra esigenze di salute, risparmio energetico e questioni economiche.
La petizione dei medici
La Società italiana di medicina ambientale e Consumerismo No Profit hanno lanciato una raccolta firme per chiedere al governo, alla Commisione Europea e al Parlamento Europeo l’ora legale permanente. «È un cambiamento che ha effetti negativi su più fronti, su salute e ambiente. Il passaggio permanente all’ora legale consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno e, considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro paese risparmi sui consumi di energia stimabili in circa 1 miliardo di euro solo nel primo biennio», si legge nella petizione intitolata «Ora legale per sempre».