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Bene Capossela e Coma_Cose. No Capo Plaza, ni Damiano. Che dramma Benji&Fede. Le recensioni delle nuove uscite della settimana

27 Ottobre 2024 - 19:01 Gabriele Fazio

Vinicio Capossela – Sciusten Feste n.1965

Un disco assolutamente delizioso, il Natale che passa attraverso la visione di Vinicio Capossela, che è sempre epica, autenticamente intellettuale e, allo stesso tempo, genuina e poetica, intrigante e contadina, surreale e ironica. Si, è proprio un disco con canzoni di Natale, rielaborate, tradotte, innalzate, smutandate, rivoltate da quello che è, senza dubbio alcuno, uno degli ultimi veri artisti rimasti in circolazione nel nostro paese. La musica di Capossela rappresenta una di quelle boe della vita per non lasciarsi andare all’annegamento. Un luogo altro, di pace, anche quando turbato da una poesia talmente alta da far venire il torcicollo. Un disco per le feste che non si dimentica la nostalgia delle feste. Un disco per le feste che sdrammatizza il momento cruciale, che ti fa perdere dentro un bicchiere di plastica stracolmo di prosecco scadente e ti fa pensare: «Macccchisssenefreca!». La vita che si riappropria, attraverso la musica, di una lucentezza antica e definitiva, indiscutibile, immensa, infinita. La vita che smette di essere spot dell’esistenza. La vita che si basta. La vita che si fa vita.