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Rai, la versione di Corsini: «Pronto a fare un passo indietro, ma a Formigli non chiedo scusa»

27 Ottobre 2024 - 07:50 Alba Romano
corrado formigli paolo corsini
corrado formigli paolo corsini
Il dirigente della tv pubblica incolpa un gradino: «Ha deciso che quella parola era diretta a lui e l’ha mandata in onda, la verità è che io ho un ginocchio gonfio come un melone»

Paolo Corsini, direttore degli Approfondimenti Rai, è sicuro. E a Fabrizio Caccia sul Corriere della Sera spiega: «Io a Formigli non chiedo scusa, semmai chiedo scusa alla mia azienda. E ti dico pure una cosa: se l’ad (Giampaolo Rossi, ndr) dovesse chiedermelo, sarei pronto a fare un passo di lato. Perché se tutti questi attacchi, prima che a me, recano danni all’azienda, io mi faccio da parte. Ma scuse a Formigli, proprio no. Quello dell’altra sera è stato un agguato». Non tentenna Corsini, dopo aver dato dell’infame al conduttore di La7 Piazzapulita mentre veniva incalzato da un’inviata del programma. Anche perché il dirigente Rai, convocato da Rossi, ha una sua tesi. L’amico al bar ieri glielo ha chiesto: «Ma davvero ti riferivi al gradino che ti ha fatto incespicare e non al conduttore?». E lui: «É stato Formigli che ha deciso che quella parola era diretta a lui e l’ha mandata in onda, la verità è che io ho un ginocchio gonfio come un melone, faccio la magnetoterapia…É vero, io non avevo alcuna voglia di parlare con Piazzapulita perché è da un anno che quella trasmissione mi attacca. Se avessi avuto il ginocchio a posto, sarei scappato senza problemi. Ne parlerò con gli avvocati. In Rai ci sarà un procedimento di disciplina, porterò anche lì i miei argomenti».

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