Marco Bucci (centrodestra) vince le elezioni regionali in Liguria: la candidatura, il ruolo delle civiche e la sfida all’ultimo voto con Orlando
Il distacco non risulta più colmabile. Con circa 100 sezioni da scrutinare Marco Bucci risulta aver vinto le elezioni regionali in Liguria con il 48,5 per cento di voti e un solo punto di distacco da Andrea Orlando. Questi i risultati che arrivano dai seggi. Quella giocata tra domenica e lunedì, poi finita nello scritinio di oggi lunedì 28 ottobre, è stata una battaglia all’ultimo voto, per una elezione tenutasi un anno prima dalla scadenza del mandato prevista per l’ex governatore Giovanni Toti. Il sindaco di Genova ha avuto la meglio grazie al sostegno della coalizione di centrodestra, molto trainata dalle liste civiche, mentre per il centrosinistra ha corso il parlamentare ed ex ministro Andrea Orlando con il Pd, di cui è uno storico dirigente, Movimento 5 Stelle, Avs, una civica e Azione, ma non Italia Viva e + Europa che non hanno partecipato alle elezioni. E quest’ultimo è un aspetto che potrebbe aver pesato. «Se penso che il centrosinistra per colpa di Conte ha rifiutato Italia Viva… Finirà per qualche centinaio di voti. E dire che solo Renzi alle Europee ha preso in Liguria 6.500 voti di preferenza. E Paita altri 4.200. Che follia», ha scritto su X il deputato di Italia Viva, Francesco Bonifazi, puntando il dito contro i 5 stelle, finiti sotto il 5 per cento. Il testa a testa tra i due candidati ha tenuto i cittadini col fiato sospeso, anche davanti alle vetrate della sala Trasparenza del palazzo della Regione Liguria, dove si è seguito lo spoglio in diretta. «Bucci ha vinto. Sarà un grande presidente della Liguria. Dal Ponente, che ha dato un grande contributo, gli giungano migliori auguri di buon lavoro», ha dichiarato Claudio Scajola, ex ministro e sindaco di Imperia, all’Ansa, quando ancora mancava qualche centinaio di seggi scrutinati. Un modo per rivendicare il ruolo di Imperia, la città che guida come sindaco e che ha premiato con maggior nettezza il centrodestra.
Come è nata la candidatura di Bucci
La candidatura di Bucci è nata per volontà della presidente del Consiglio e leader FdI Giorgia Meloni. Il primo cittadino ha accettato la candidatura nonostante abbia un cancro metastatico alle ghiandole linfatiche nel collo. In una recente intervista ha però voluto «rassicurare tutti. Non ho nessuna intenzione di morire. Sto facendo le cure che devo fare e sono sicuro di poter portare a termine il mio mandato, se gli elettori me lo daranno». Bucci ha sottolineato che è «una battaglia» da condurre «con saggezza e con le mie forze, che sono piuttosto grandi».
Elezioni Comunali: i risultati città per città
Un dato rilevante in questa tornata elettorale è senz’altro quello di Genova. Nel capoluogo la forbice tra i due principali candidati ha toccato i 14 punti percentuali in favore dell’ex ministro dem, sebbene l’avversario sia il sindaco ancora in carica. Una distanza che piano piano si è assottigliata in base allo spoglio nei vari quartieri, dove il levante della città è da sempre più orientato a destra. Anche da un punto di vista geografico il voto dei liguri è diviso in due. Nelle province di Ponente (Imperia e Savona) risulta in vantaggio Bucci. Il parlamentare Orlando va bene a Genova e La Spezia, la sua città.
Elezioni Regione Liguria: l’affluenza
Un dato che merita un analisi è il 45,97 per cento l’affluenza registrata per le elezioni in Liguria. Un dato in calo rispetto al 53,42 per cento dei votanti della scorsa tornata elettorale regionale.
Gli obiettivi di Bucci per la Liguria
Tra i primi impegni che Marco Bucci, una volta insediatosi nella sede di piazza De Ferraris, metterà in agenda c’è il tema delle infrastrutture: la Gronda di Genova, il terzo valico e la nuova diga. Si è anche impegnato sull’alta velocità Genova-Torino e il miglioramento dei collegamenti tra la costa e l’entroterra. La sanità rappresenta un altro punto focale del suo programma con la costruzione di quattro nuovi ospedali e l’aumento delle risorse per le prestazioni mediche. Infine, un tema del suo programma è la cosiddetta Energy Valley ( la Valle dell’energia), con un impegno quantificabile in 300 milioni di euro per sostenere il tessuto imprenditoriale e il finanziamento di start up.