«Red Bull vuole comprare il Torino». Urbano Cairo smentisce: «Nulla di vero»
Urbano Cairo, presidente del Torino e di Rcs, smentisce le indiscrezioni pubblicate oggi da La Stampa su una trattativa avviata con la Red Bull per la cessione del club granata. «Non c’è nulla di vero, non ho alcuna intenzione di vendere il Torino, non ho incontrato nessuno», ha detto Cairo all’Ansa. «Diciamo – ha aggiunto – che a La Stampa piace destabilizzare l’ambiente del Toro. In passato scrissero che avrei venduto a un tale Ciucciariello, stavolta almeno hanno fatto un upgrade…». L’indiscrezione dell’acquisto da parte di Official Energy Drink Partner (ex Red Bull) era arrivata in mattinata dal giornale di Torino secondo il quale il patron del club avrebbe incontrato per tre volte gli emissari dell’amministratore delegato Mark Mateschitz. Prima per discutere della partnership. E poi della proprietà. Ma, secondo La Stampa, Red Bull voleva uno stadio di proprietà. Per avviare progetti commerciali e flusso di cassa. Mentre la cessione di Bellanova durante il mercato estivo sarebbe servita proprio per abbellire il più possibile il bilancio. Per renderlo appetibile a eventuali acquirenti.
La concessione dello stadio
Il quotidiano ricorda inoltre che la concessione dello stadio Olimpico di Torino scade nel 2025. Il comune, che attualmente incassa 500 mila euro per l’acquisto, sarebbe disposto a valutare la vendita. Mentre Cairo avrebbe cominciato a discutere il ritiro delle fideiussioni che ha garantito ai granata. Red Bull di recente ha fatto entrare nella sua orbita anche l’Everton. Mentre l’avventura nella gestione calcistica vera e propria è cominciata con il Salisburgo e prosegue con il Lipsia. Ma ha anche altre squadre in Brasile, negli Stati Uniti e in Giappone. Red Bull sceglie squadre di medio livello ma con un potenziale importante per poi puntare a qualcosa in più. Esattamente la situazione del Torino.