Giovanni Barreca, l’autore della strage di Altavilla Milicia esce dal carcere: «È in preda a un delirio mistico»
Giovanni Barreca è incapace di intendere e di volere. E dunque non è imputabile. L’uomo della strage di Altavilla Milicia, in cui l’11 febbraio scorso morirono torturati e uccisi la moglie Antonella Salamone e due suoi figli (Kevin di 16 anni ed Emanuel di 4) lascia quindi il carcere. Il 54enne imbianchino ha chiamato i carabinieri quella notte confessando di aver ucciso la moglie e i due figli. Perché a causa di un intervento degli spiriti maligni erano posseduti dai demoni. La perizia dei medici che lo hanno visitato conferma che è ancora in preda a un delirio mistico. Per questo sarà trasferito da Barcellona Pozzo di Gotto a una Rems (Residenza per l’esecuzione di misure di sicurezza).
Totale infermità mentale
Il suo avvocato Giancarlo Barracato spiega che Barreca «è affetto da una totale infermità mentale. Era incapace di intendere e di volere al momento della strage e lo è ancora oggi. Il suo è stato un delirio mistico latente fino a quando non sono entrati in scena Sabrina Fina e Massimo Carandente». La coppia di Sferracavallo e l’altra figlia 17enne sono accusati in concorso dell’omicidio delle tre persone. La procura di Ambrogio Cartosio notificherà nei prossimi giorni l’avviso di conclusione indagini. Secondo le indagini Fina ha materialmente ucciso Antonella Salamone, la moglie di Barreca. Mentre Carandente avrebbe soffocato Emmanuel. La figlia 17enne è imputata davanti al tribunale dei minori. Nella prossima udienza il giudice deciderà sulla perizia anche per lei. La ragazza è stata trovata addormentata nella sua camera a pochi metri dai cadaveri dei congiunti. Aveva a disposizione i telefoni dell’intera famiglia. Ma non ha mai dato l’allarme.