Elezioni Usa 2024, incendiate tre cassette per il voto postale: centinaia di schede distrutte. Anche l’Fbi indaga – Il video
Manca una settimana all’Election Day americano e in numerosi Stati americani si registrano i primi problemi. Non tanto in termini burocratici o logistici, quanto di puro e semplice vandalismo. Nella notte tra lunedì 28 e martedì 29 ottobre, ignoti hanno dato fuoco a centinaia di schede elettorali contenute in cassette per la raccolta del voto per corrispondenza, uno dei metodi di voto più diffusi. È accaduto a Portland, in Oregon, e a Vancouver, Washington. Le autorità locali stanno ancora investigando sui fatti, con l’aiuto esterno dell’Fbi.
Cosa è successo
«Stiamo cercando una Volvo S-60 del 2001-2004 di colore nero o scuro, priva di targa anteriore e con targa posteriore sconosciuta». Questo il comunicato stampa diramato dalla polizia di Portland. Gli attacchi vandalici nelle due città dovrebbero essere legati alla stessa persona e sarebbero avvenuti intorno alle 3 di notte, ora locale. La cassetta di Portland sarebbe stata danneggiata parzialmente da un «dispositivo incendiario» attaccato all’esterno, con solo una manciata di schede elettorali distrutte. Più serie invece le conseguenze nelle due cassette di Vancouver, dove l’incendio avrebbe causato l’incenerimento di centinaia di schede.
«Non conosciamo i motivi di questi atti, ma sappiamo che sono mirati e intenzionali», ha dichiarato il vice capo delle forze dell’ordine di Portland, Amanda McMillan. «Sono atti volontari che cercano di influenzare il processo elettorale». L’ufficio di Seattle dell’Fbi ha già dichiarato l’inizio di una «indagine separata ma parallela» sulla questione. Il governatore di Washington, Jay Inslee, ha annunciato «un rafforzamento della sicurezza 24 ore su 24 nei luoghi di consegna delle schede elettorali».
Di chi erano le schede distrutte? Recupereranno il voto?
Le schede elettorali sono contrassegnate individualmente attraverso «identificatori unici presenti sulle buste». Questo permetterà, per quelle non completamente consumate, di inviare all’elettore una scheda sostitutiva per non privarlo del suo diritto di voto. Le urne sono già state sostituite, e dotate di un sistema anti-incendio interno. Ma il problema sembra diventare mano a mano più diffuso, dopo che già settimana scorsa un uomo di 35 anni è stato accusato di incendio doloso a Phoenix dopo aver dato fuoco a una cassetta elettorale.
Il timore è che si tratti di «rimostranze legate alle elezioni». In particolar modo, anche a vedere le reazioni social che hanno spesso accolto con favore l’atto vandalico, è molto diffusa la sfiducia nel voto per corrispondenza. Non sono pochi gli americani sicuri che sia un modo facile tramite cui «rubare» le elezioni, anche sull’onda delle polemiche sollevate dallo stesso candidato repubblicano Donald Trump. Che non sia l’ultimo caso?