John Elkann si nega al Parlamento. «Le strategie di Stellantis? Ve le ha già spiegate Tavares»
Riferire in Parlamento sulla crisi dell’automotive e i (dis)investimenti di Stellantis? Anche no, grazie. John Elkann ha declinato l’invito della commissione Attività Produttive di Montecitorio a dar conto della strategia della casa automobilistica italo-francese. Lo ha spiegato lo stesso rampollo della dinastia Agnelli in una lettera al presidente di quella commissione, Alberto Gusmeroli. Lo ha rivelato stasera l’Ansa. «Non essendoci aggiornamenti dall’audizione dello scorso venerdì 11 ottobre da Lei stesso presieduta, non abbiamo nulla da aggiungere rispetto a quanto già illustrato dall’amministratore delegato», scrive il presidente di Stellantis nella missiva. Altrimenti detto: tutto quel che dovevamo spiegare lo ha detto al Parlamento Carlos Tavares. Ragion per cui Elkann non vede ragione di tornare sugli stessi argomenti. Per lo meno non coi parlamentari. Il presidente di Stellantis ribadisce infatti la sua «disponibilità a un dialogo franco e rispettoso». Con chi? Col governo, che sia il dicastero di riferimento guidato da Adolfo Urso o i vertici con Giorgia Meloni. «Stellantis prosegue le interlocuzioni con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy nell’ambito del tavolo di confronto istituito presso il dicastero, in attesa della convocazione ufficiale presso la Presidenza del Consiglio», spiega Elkann. Che al Parlamento invia i suoi gentili omaggio, ringraziando i deputati della X Commissione «per l’attenzione che stanno dedicando al settore dell’automotive e alle sue evoluzioni in Italia, in Europa e nel mondo».
L’ira di Fontana
il diniego di Elkann a sottoporsi alle domande dei parlamentari ha fatto saltare sulla sedia il presidente della Camera Lorenzo Fontana. «Apprendo con sconcerto da fonti stampa che il Presidente di Stellantis non vorrebbe riferire in Parlamento sulla situazione aziendale. Mi auguro che questa posizione possa essere presto chiarita. Scavalcare il Parlamento sarebbe un atto grave», affonda in una nota serale il dirigente della Lega.