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Piacenza, l’autopsia su Aurora e quel trauma cranico ancora da chiarire. «Abbiamo visto il fidanzato strattonarla»

29 Ottobre 2024 - 12:26 Ugo Milano
aurora piacenza viktoria
aurora piacenza viktoria
Spunta un video in cui il 15enne, fermato con l'accusa di omicidio, strattona la ragazzina e la insulta

Un importante trauma cranico e la copiosa presenza di sangue sul capo. Questi i risultati dell’esame esterno sul cadavere di Aurora, la 13enne morta venerdì 25 ottobre dopo essere caduta dall’ottavo piano di un palazzo di Piacenza. Il medico legale nominato dalla Procura per i minorenni di Bologna, Giovanni Cecchetto, ha già specificato che i risultati del primo esame dovranno essere ulteriormente analizzati per valutare se siano la conseguenza di un trauma precedente alla caduta, per la quale è stato fermato il fidanzatino 15enne della ragazza. Oggi, martedì 29 ottobre, è prevista la Tac sul corpo, a cui seguirà l’autopsia vera e propria. Sono già stati prelevati tamponi per gli esami genetici.

Il video e le foto di aggressioni precedenti

Secondo Repubblica, tra i nuovi elementi di prova spuntati nelle indagini ci sarebbe anche un video. Le immagini, girate per caso da alcune ragazze nella stazione dei bus di Piacenza, mostrerebbero un ragazzo robusto che strattona, picchia e insulta Aurora. La ragazza verrebbe poi tratta in salvo dall’aggressione grazie all’intervento di alcune coetanee. Secondo il quotidiano La libertà, poi, una 17enne avrebbe assistito a un episodio di aggressione del 15enne ai danni di Aurora. L’episodio sarebbe avvenuto lo scorso 4 ottobre in strada. La ragazza avrebbe visto il giovane strattonare la 13enne e avrebbe scattato delle foto, prima di intervenire fingendosi sua amica e iniziando a parlare con lei. Dopo la morte di Aurora, la 17enne ha contattato la famiglia della vittima mostrando le fotografie. Dopo che la ragazza è stata riconosciuta come Aurora, la 17enne ha raccontato il fatto ai carabinieri. Non è stato reso noto se i due episodi, il video e le foto, siano avvenuti nello stesso momento temporale.

La reazione della famiglia all’arresto

«La famiglia si è sentita sollevata» dal fermo del 15enne, avvenuto ieri 28 ottobre. Così l’avvocata Lorenza Dordoni, legale della madre di Aurora che ha presenziato all’esame esterno del cadavere. La madre e la sorella della 13enne fin dal primo momento avevano sostenuto che non si trattasse di suicidio, puntando il dito proprio contro il fidanzatino. «La madre ha pianto e ha detto che ora i sospetti che aveva li considera una conferma».

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