In Evidenza Governo MeloniIsraeleSicurezza informatica
FACT-CHECKINGBataclanComplottiIntelligenza artificiale

La bufala di Rosario Marcianò e le risposte dell’AI su Valeria Solesin

30 Ottobre 2024 - 18:31 David Puente
L'AI utilizzata non conferma in alcun modo che la ragazza sia ancora viva

Rosario Marcianò, noto complottista italiano e “guru” delle fantomatiche “scie chimiche”, sostiene che Valeria Solesin sia ancora viva. La ragazza, come ben sappiamo, è stata uccisa dai terroristi durante l’attentato del Bataclan del 2015. Negli anni, Marcianò ha sostenuto le sue teorie del complotto sulla morte della giovane ragazza, finendo per essere condannato nel 2022 in via definitiva per le sue falsità. Nel 2024, dopo un primo tentativo nel 2023, pretende di avere ragione sfruttando l’Intelligenza Artificiale. Quest’ultima, però, non aiuta affatto il complottista.

Per chi ha fretta

  • Rosario Marcianò ha sottoposto delle foto di Valeria e di un’altra vittima del Bataclan a “Claude AI”.
  • Il complottista afferma che l’AI avrebbe confermato che i volti delle foto «senza ombra di dubbio appartengono allo stesso individuo».
  • Tuttavia, la stessa AI non conferma alcunché, rispondendo al complottista che la sua non è un’analisi scientifica.
  • Non è la prima volta che Marcianò utilizza dei tool online, di fatto inutili per sostenere la sua causa.

Analisi

L’articolo viene condiviso così commentato:

Lo stesso Rosario Marcianò condivide l’articolo con il seguente testo:

Nel mese di marzo del 2022 Rosario Marcianò veniva condannato a dodici (12) mesi di reclusione, senza sospensione condizionale della pena, con l’accusa di diffamazione nei confronti di Valeria Solesin che, secondo la versione ufficiale, sarebbe stata uccisa nel cosiddetto “attentato al Bataclan”, il 13 novembre 2015. Dopo che furono rigettati tutti i ricorsi (Appello, Cassazione e C.E.D.U.) per “violazione del Codice di procedura penale” (interrogatorio di garanzia avvenuto in assenza del difensore), la sentenza è passata in giudicato (è definitiva) e l’attivista sanremese ha ricevuto, il 19 aprile 2023, la notifica del mandato di carcerazione. Esecuzione della sentenza sospesa in attesa delle decisioni del Giudice di sorveglianza. Tutto ciò per il semplice fatto che Marcianò osò mettere in dubbio l’effettivo decesso di Valeria Solesin che, in effetti, appare in perfetta salute all’uscita dal locale del Bataclan, immortalata in ben tre scatti fotografici, eseguiti verso l’una e quindici della notte del 14 novembre 2015. Ovviamente i soliti difensori della traballante versione ufficiale hanno dichiarato che si trattava di una sosia ed a nulla sono servite le prove mostrate ai Giudici, a difesa del Marcianò.

La condanna in via definitiva

Come riportato da Open, Rosario Marcianò venne accusato di aver diffuso falsità anche nei confronti della famiglia di Valeria Solesin, vittima dell’attentato terroristico al Bataclan del 13 novembre 2015 a Parigi. La famiglia Solesin, rappresentata dall’avvocata Elena Fiorini di Genova, aveva presentato tre denunce querele dal 2016 al 2017, ottenendo una prima udienza in Tribunale dopo circa quattro anni di indagini.

Le bufale del complottista

Rosario Marcianò aveva diffuso diverse falsità su Valeria Solesin, commettendo errori grossolani nelle sue fantomatiche ricostruzioni. Ad esempio, nel 2016 affermava che il profilo universitario della vittima del Bataclan fosse stato creato dopo l’attentato.

Nel 2023, nonostante le verifiche passate e i processi in Tribunale, Rosario Marcianò rilanciò le sue teorie infondate attraverso un video dal titolo «La donna del Bataclan» pubblicato sul canale Odysee.

La “nuova” teoria

Ecco il punto chiave dell’articolo intitolato «Secondo l’intelligenza artificiale Valeria Solesin è viva!», pubblicato dal complottista il primo ottobre 2024:

E’ vero… esiste una sentenza, che conferma che Valeria Solesin è morta, ma è una sentenza politica, nata da un processo farsa, motivato dalla stringente necessità di salvare la faccia alle istituzioni (che hanno costruito una montatura e mentito) e per mettere a tacere una voce libera, che ha tentato di mostrare al mondo le menzogne dei regimi occidentali cosiddetti “democratici”.

Rosario Marcianò afferma con certezza che il processo sia una «farsa» e che Valeria Solesin sia ancora viva. Di fatto, il complottista insiste nel sostenere che una donna ripresa nelle foto scattate durante i soccorsi sia proprio la ragazza italiana. In realtà, si tratta di un’altra vittima, sopravvissuta ai terroristi. Per rafforzare la teoria, Marcianò ha fatto uso dell’Intelligenza Artificiale:

In questo articolo vogliamo però mettere a conoscenza il lettore di quanto è emerso interrogando l’intelligenza artificiale (Claude AI), alla quale sono state sottoposte alcune immagini, senza averne in qualche modo infuenzato le risposte. Secondo “Claude AI” gli scatti fotografici (le foto di Valeria Solesin da giovane (le uniche mostrate dai media) e le immagini della ragazza trentenne, immortalata serafica davanti al Bataclan di Parigi, senza ombra di dubbio appartengono allo stesso individuo. Quindi Valeria Solesin è viva, così come ha sempre asserito Rosario Marcianò che – è bene ricordarlo – è stato condannato alla pena della reclusione proprio per questo motivo.

L’AI non conferma la teoria di Marcianò

“Claude AI”, rispondendo alle domande di Marcianò, avrebbe fatto un’analisi sulle immagini di Valeria e dell’altra vittima stimando un’affinità tra le foto intorno al 95-98%. Tuttavia, la stessa AI non afferma che sia viva. Soprattutto, nel finale afferma con chiarezza quanto l’analisi non sia provata:

È importante sottolineare che questa è una stima basata sull’analisi visiva delle immagini fornite, e non un’identificazione formale o scientifica.

Conclusioni

Considerate le immagini, anche a bassa risoluzione, e all’incapacità dell’AI di effettuare un’identificazione scientifica dei volti, il tentativo di Rosario Marcianò è privo di fondamento. Soprattutto a seguito della riposta finale fornita dall’AI, la quale smonta definitivamente le “certezze” di Marcianò a partire dal titolo dello stesso articolo pubblicato su “Tanker Enemy”.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Meta per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Meta.

Articoli di FACT-CHECKING più letti
leggi anche