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Gli omosessuali «come ebrei», le conferenze di bioetica: chi è Gianfranco Amato, l’avvocato pro-vita consulente alla Regione Sicilia

30 Ottobre 2024 - 17:13 Ugo Milano
Gianfranco Amato
Gianfranco Amato
Le frasi shock del legale che rivendica il diritto di essere omofobo «se questo significa considerare l’omosessualità un peccato»

Ha una sito web personale dove rilancia le sue idee e c’è una pagina Facebook che pubblica tutti i suoi incontri istituzionali e presenze nei media. Come scrive la Repubblica, si definisce «omofobo»: «Se questo significa considerare l’omosessualità un peccato, ritenere che il sesso debba essere aperto alla trasmissione della vita, credere nei precetti della Chiesa». L’avvocato Gianfranco Amato dal 15 maggio 2024 è consulente dell’assessorato alla Famiglia e alle politiche sociali del governo Schifani: un incarico semestrale di 10.400 euro. E dall’8 al 10 novembre sul palco della festa dell’Amicizia, a Ribera (Agrigento), avrà modo di rilanciare ancora le sue tesi.

Le idee di Amato

«In famiglia non si potrà più dire che l’omosessualità è un peccato o una condizione negativa», dichiarava Amato in un vecchio video dove criticava un disegno di legge della scorsa legislatura contro l’omofobia. Sosteneva che «l’omofobia non si sa cos’è» e ragionava sulle ipotetiche conseguenze della cosiddetta teoria gender: «Se io posso sentirmi donna, perché non posso invocare le quote rosa e candidarmi tra le quote rosa? O di andare prima in pensione?». Quindi la conclusione era che il vero problema di oggi è: «L’eterofobia. C’è un accanimento contro l’eterosessualità, che è la natura. Vogliono creare una categoria privilegiata, esattamente come gli ebrei. Poi dovrai riconoscergli un privilegio perché sono stati perseguitati».

L’associazione pro-vita

Amato è una figura molto nota negli ambienti pro-vita. È presidente dell’associazione “Giuristi per la vita” che «si prefigge di promuovere, difendere e tutelare il diritto alla vita di ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale, come fondamento di tutti gli altri diritti», si legge nello statuto. Tutto a sostegno della famiglia tradizionale, l’unione «tra un uomo e una donna fondata sul matrimonio, il diritto dei genitori ad educare i propri figli, e la libertà di professare pubblicamente la propria fede religiosa». “Giuristi per la vita” offre anche tutela legale per «coloro che, per qualsiasi ragione connessa alla loro attività o alle loro convinzioni manifestate a favore della vita umana, fosse colpito da esposti, minacce, diffide, azioni giudiziarie, ecc. da parte di persone, enti pubblici o privati, offrendo loro, se del caso, adeguata difesa tecnica facendo riferimento ad una rete di professionisti sparsi sul territorio nazionale che sarà costituita secondo tempi e modalità da stabilirsi».

Il dialogo con le istituzioni

L’associazione «si propone di interloquire anche criticamente con le istituzioni politiche e giurisdizionali» per la difesa della vita. E con l’incarico alla Regione Sicilia, l’obiettivo sembra esser stato raggiunto. «Amato è consulente per la rivisitazione della legge 10 sulla famiglia e presidente del comitato tecnico scientifico dell’osservatorio sulla famiglia», ha precisato l’assessora regionale alla Famiglia e alle politiche sociali, Nuccia Albano. Che ha chiarito: «Ho valutato l’aspetto tecnico e mi risulta essere un grande cattolico».

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