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Paderno Dugnano, doveva essere operato per un tumore alla prostata ma gli amputano l’avambraccio destro: «Errore medico»

30 Ottobre 2024 - 08:57 Alba Romano
tumore prostata ma amputano avambraccio
tumore prostata ma amputano avambraccio
L'anestesista avrebbe fatto degenerare l'operazione, secondo quanto ricostruito

Un uomo di 69 anni di Seveso, in provincia di Monza, si è rivolto alla Procura per denunciare l’anestesista e altri medici della clinica San Carlo di Paderno Dugnano. Un intervento per rimuovere un tumore alla prostata ha portato all’amputazione del suo avambraccio destro. Secondo quanto ricostruito nell’esposto, il 69enne era stato ricoverato l’8 luglio per un’operazione programmata alla prostata, durante la quale – a seguito dell’anestesia – avrebbe subito una grave lesione dell’arteria radiale che ha innescato un’ischemia al braccio. Il dolore immediato e lancinante ha spinto i medici a sospendere l’operazione e a trasferire il paziente in terapia intensiva. Il decorso clinico ha richiesto due interventi urgenti e, in un secondo momento, l’amputazione avvenuta il 5 agosto.

L’avvocata: «Errore medico»

Il danno si è rivelato progressivo, iniziando con una necrosi alle dita della mano, poi amputate, fino alla perdita dell’intero avambraccio. Uno scenario che ha cambiato completamente la vita del 69enne, ora bisognoso di assistenza continua per svolgere azioni quotidiane come vestirsi, lavarsi e spostarsi. Non può più guidare. L’avvocata che lo segue ritiene che l’amputazione sia imputabile a un errore medico, presumibilmente dell’anestesista e che il danno si sarebbe potuto evitare. La clinica San Carlo di Paderno Dugnano ha riferito di aver avviato le procedure per accertare eventuali responsabilità mediche.

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