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Squadra Fiore, l’altra centrale di dossieraggi a Roma: «Tra loro un militare dell’Agenzia per la Cybersecurity Nazionale »

squadra fiore agenzia per la cybersicurezza nazionale
squadra fiore agenzia per la cybersicurezza nazionale
L'indagine e le carte su Equalize da Milano. Il collegamento: Samuele Calamucci. E le sedi a piazza Bologna e negli Usa

Tra loro si chiamavano Squadra Fiore. Un gruppo clandestino con ex esponenti delle forze dell’ordine che confezionava dossier, anche per committenti internazionali. Esattamente come la Equalize a Milano. Dallo scorso marzo la procura di Roma indaga su una banda che sembra avere come core business lo spionaggio industriale. I reati sono accesso abusivo a sistema informatico, violazione delle norme sulla privacy ed esercizio abusivo della professione. Per adesso il fascicolo è a carico di ignoti. Ma gli investigatori della Polizia Postale avrebbero individuato almeno cinque persone con un ruolo attivo nel gruppo clandestino. E hanno chiesto a Milano le carte dell’altra indagine.

Il militare dell’ANC

Nella Capitale l’indagine si concentra sul ruolo di un militare che lavora per l’Agenzia Cybersicurezza Nazionale che dipende dalla presidenza del Consiglio dei ministri. E che la storia sia intrecciata con quella di Equalize lo dimostra il fatto che ci sia un protagonista comune. Ovvero Samuele Calamucci. È lui che racconta a Fabrizio Gatti di Today.it sostenendo di aver scoperto tutto perché l’agenzia romana indagava sul suo cliente Leonardo Maria Del Vecchio. E di essere stato contattato da un suo amico militare che lavora all’Anc, il quale gli gira una fotografia che gli ha fatto mentre era sotto casa dell’imprenditore. Calamucci dice anche che ha visitato gli uffici dell’agenzia a piazza Bologna e che ha conosciuto il capo, un certo Rosario.

La Squadra Fiore

Le verifiche, coordinate dal procuratore capo Francesco Lo Voi, riguardano la cosiddetta Squadra Fiore. Il nome è legato alla chat utilizzata dagli appartenenti per scambiare informazioni sull’attività svolta. Il gruppo puntava ad acquisire anche le comunicazioni del sistema di indagine del ministero dell’Interno, lo Sdi, o le segnalazioni di operazioni sospette di Bankitalia, note come le Sos. Una attività svolta su richiesta anche di clienti esteri. Nei giorni scorsi i pm di piazzale Clodio hanno ricevuto dalla Procura di Milano una serie di documenti e atti relativi al procedimento sulla società di investigazione privata Equalize. Tutto materiale che dovrà essere ora analizzato per verificare gli eventuali punti di contatto tra le due strutture clandestine.

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