L’ex Inter Adriano nelle favelas: piedi nudi, birra in mano e linguacce. Ma ci aveva avvisati tre anni fa – Il video
A piedi nudi per strada, su una sedia di plastica. Poi con una birra in mano, e il telefono nella sinistra. Bermuda e t-shirt nera, allegro – per non dire ubriaco. Adriano, l’Imperatore ex attaccante dell’Inter e del Brasile, compare così negli ultimi video. Le immagini, virali su TikTok e sui social, mostrano anche il campione di calcio seduto su alcuni gradini. Accanto a lui amici, abitanti delle favelas di Rio de Janeiro. Si ride, si fanno linguacce, si canta, si balla. Ma le condizioni di Adriano sembrano oltre il “divertimento”, e sembrano tendere al “degrado”. All’Adriano di oggi, come scrivono molto utenti dei social media. C’è chi ricorda il suo mancino letale, ormai una lontana memoria: «Mi fa male il cuore vederlo così…soprattutto essendo stato uno dei miei idoli dell’infanzia. Altri si limitano a una emoji con il cuore spezzato. Ma che sarebbe successo tutto questo lo aveva già anticipato lui stesso. Un ritorno a casa, non nel degrado.
Mi è apparso sto video di Adriano su tik tok e mi fa male il cuore vederlo così…soprattutto essendo stato uno dei miei idoli dell infanzia pic.twitter.com/K2BmtRCzOD
— Rosario Arena (@ArenaRosario) October 30, 2024
La lettera al mondo: «Torno nelle favelas per ritrovare Adriano»
Il rapporto complicato con alcol e altre tentazioni non lo ha mai negato. E lo stato di evidente ebrezza in cui compare nei video va esattamente in quella direzione. Nel 2021, cinque anni dopo il ritiro dal calcio e quando già circolavano voci sulla trasandatezza della sua vita, Adriano scrive una lettera al mondo. Lunga, complessa, pungente: per spiegare a tutti, tramite il portale The Players’ Tribune, cosa gli sia successo. «Hanno detto che sono scomparso: “Adriano si è allontanato dai milioni”, “Si droga”, “È scomparso nelle favelas”», esordisce. «Beh, ho una storia per te». Di qui il centravanti ripercorre tutta la sua vita, dall’infanzia nelle favelas con la nonna al successo col pallone tra i piedi. Una realtà, quella della povertà a Rio de Janeiro, che non ha mai rinnegato: «Ero circondato dalla mia famiglia, dalla mia gente. Sono cresciuto in una comunità. Non ho sofferto, ho vissuto». E proprio con il desiderio di ritrovare quella vita spiega il suo ritorno nelle favelas, quelle dei video. «Ero molto orgoglioso di essere l’Imperatore. Ma senza Adriano, l’Imperatore è inutile. Adriano non porta una corona. Adriano è il ragazzo dei bassifondi che è stato toccato da Dio. Capite ora? Capite? Adriano non è scomparso nelle favelas. È semplicemente tornato a casa».