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Bill Gates non impianterà ID digitali nei neonati in Kenya

31 Ottobre 2024 - 14:20 David Puente
L'ID digitale non è altro che una versione virtuale della carta d'identità

Circola nelle condivisioni Facebook una immagine di Bill Gates con la didascalia «Bill Gates impianterà ID digitali nei neonati in Kenya». Siamo all’ennesimo complotto che gli viene attribuito con facilità. Vediamo di cosa si tratta realmente.

Per chi ha fretta:

  • Torna a circolare una narrazione del 2023 sul presunto complotto di Bill Gates per impiantare ID digitali nei neonati in Kenya.
  • Le origini della narrazione sono un collage di informazioni parziali che riguardano contesti totalmente diversi.

Analisi

Ecco l’immagine che gli utenti diffondono in Rete in merito a questo fantomatico impianto di ID digitali nei bimbi del Kenya:

ID digitali nei neonati: le origini della bufala

Come già spiegato dai colleghi di Facta nella loro analisi del 24 ottobre, la narrazione degli ID digitali comincia a circolare su X e YouTube. Il filmato “originale” è reperibile su Instagram. Si tratta di una trasmissione del Sudafrica, Worldview. La conduttrice Yvonne Katsande parla di un programma riguardante i neonati. Quindi si spiega che ai neonati verrebbe impiantato un certificato di nascita nel corpo. Poi vediamo il presidente del Kenya, William Ruto, annunciare il lancio del progetto «Digital ID». Quindi si mostra una intervista a Bill Gates, dove il magnate parla di «organismi geneticamente modificati» da iniettare «nelle braccia dei bambini piccoli, direttamente in vena».

L’ID digitale che tanto “spaventa” i non è altro che una versione virtuale della carta d’identità. Questa risulterà collegata a un numero identificativo personale denominato Maisha Namba. Quindi cosa c’entra tutto questo con Bill Gates? Un ruolo lo ha avuto, ma non c’entra niente con quanto affermava nell’intervista in oggetto, che andrebbe riletto nel contesto del discorso originale.

«Per quanto riguarda la partecipazione di Bill Gates – riporta Facta -, il filantropo statunitense, con la sua fondazione Bill and Melinda Gates, ha avuto un ruolo di consulente all’interno del progetto. La fondazione, infatti, «mette in contatto il governo con esperti tecnici e partner chiave, ma siamo molto incoraggiati da ciò che vediamo e dall’impegno del presidente», aveva dichiarato a Business Daily Mark Suzman, CEO della fondazione. La fondazione di Gates, infatti, aveva aggiunto Suzman, ha fatto diversi investimenti specifici a sostegno del settore dell’identità digitale […] l’ultima clip del video [l’intervista a Gates sopra citata, Ndr], è stata estrapolata da un intervento di Gates del 2015 a Bruxelles sugli organismi geneticamente modificati (OGM). Come abbiamo già verificato».

Conclusioni

Abbiamo visto che il presunto complotto di Bill Gates per impiantare ID digitali nei neonati è un mero collage di informazioni parziali e cucite assieme per creare una narrazione totalmente falsa.

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