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La governatrice umbra Donatella Tesei sotto indagine per fondi all’azienda dove lavora il figlio. Ma si salva, dopo lo stop all’abuso d’ufficio

31 Ottobre 2024 - 14:57 Alba Romano
Per la leghista, ricandidata alle prossime elezioni regionali, il procuratore Cantone ha disposto l'archiviazione. Opposizioni sul piede di guerra

Secondo quanto riporta Repubblica la procura di Perugia ha iscritto sul registro di indagati, archiviando poi l’attuale governatrice dell’Umbria Donatella Tesei, della Lega e ricandidata alle prossime elezioni regionali. Tesei risultava indagata con l’assessora al Bilancio Paola Urbani Agabiti. L’inchiesta riguarda dei finanziamenti agricoli ricevuti dalla Regione in una azienda dove lavorerebbe il figlio di Tesei e di proprietà del marito dell’assessora Urbani Agabiti. Il procuratore Raffaele Cantone ha firmato la richiesta di archiviazione data l’abolizione del reato di abuso d’ufficio. Il caso però, a pochi giorni dalle elezioni regionali, è destinato a far discutere.

Le opposizioni

«La notizia dell’indagine svolta dalla procura di Perugia che ha visto indagate la Presidente della Regione Donatella Tesei e l’Assessore Paola Agabiti Urbani – dichiara il segretario regionale del dem Tommaso Bori – svela con tutta evidenza un sistema consolidato che si è servito delle istituzioni per finanziare aziende di famiglia. La circostanza mette in evidenza i rapporti tra il gruppo Urbani Tartufi legato ad Agabiti, in cui per altro risulta lavorare anche il figlio della Presidente Tesei, e la Giunta regionale in una condizione di palese conflitto di interessi. Sintomatico il fatto che l’indagine per abuso d’ufficio venga archiviata, soltanto per l’abrogazione del reato approvata dal governo Meloni e dalla sua maggioranza. Si tratta di un fatto grave su cui interrogheremo le dirette interessate durante la prossima seduta del Consiglio regionale del 5 novembre». Sulla stessa linea i 5 stelle: «La presidente Donatella faccia chiarezza e spieghi ai cittadini umbri i contenuti dell’indagine sul Piano di sviluppo rurale per la quale il Pm ha fatto richiesta di archiviazione in seguito all’abrogazione del reato di abuso d’ufficio», scrive in una nota Thomas De Luca, coordinatore regionale Movimento 5 Stelle Umbria. «Spieghi, inoltre – prosegue De Luca – i motivi per cui non ha effettuato alcuna comunicazione alla comunità regionale inerente tale situazione. Avanzerò la richiesta formalmente al prossimo consiglio che sarà convocato il 5 novembre, in regime di prorogatio, per l’approvazione del bilancio consolidato. Apprendiamo da agenzie di stampa della richiesta di archiviazione da parte del pubblico ministero su una presunta indagine riguardante fondi dello Sviluppo rurale che avrebbe interessato lei e alcuni membri della sua giunta. L’archiviazione sarebbe stata richiesta a seguito dell’abrogazione da parte del governo Meloni del reato per abuso d’ufficio, stessa tipologia di reato per cui è stata condannata in primo grado l’ex presidente Catiuscia Marini. A quale ‘bando predisposto dalla Regione dopo la pandemia per lo sviluppo di filiere agricole’ si riferiva l’indagine?»

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