Roma, muore intossicata dopo aver mangiato una zuppa del supermercato: «C’era il botulino»
A fine settembre una donna pensionata aveva acquistato una zuppa con i carciofi in un supermercato romano. L’aveva subito consumata con la figlia ed erano iniziati i fastidi e i dolori. È partito il ricovero al Sant’Eugenio della capitale, ma per l’anziana non c’è stato nulla da fare: è morta per avvelenamento da botulino, come riporta Repubblica. Su questa ipotesi lavorano gli investigatori mentre il pubblico ministero Fabio Santoni ha aperto un fascicolo per omicidio colposo: l’inchiesta è stata affidata ai Nas (nuclei antisofisticazione e sanità). La figlia, ancora grave, è stata in terapia intensiva per una settimana.
La vicenda
Dopo la morte della madre i medici hanno consigliato alla figlia di denunciare il tutto. Ma la querela non è partita subito perché anche la giovane era rimasta intossicata. Ai sanitari la donna ha confessato di aver anche lei assaggiato la pietanza consumata dalla madre. Le indagini sono ancora in corso, ma sono complicate a causa del ritardo nella presentazione della denuncia. Il compagno della figlia si è rivolto alle autorità sette giorni dopo la morte dell’anziana perché preoccupato della salute della giovane. L’Asl ha provveduto acquisendo le confezioni delle zuppe, ma il lotto incriminato era ormai stato ritirato perché scaduto e, quindi, sostituito con un altro.
La correlazione
L’unica certezza è la morte per botulino e la correlazione con la zuppa di carciofi è l’ipotesi al momento più accreditata in questo momento delle indagini. I dubbi però rimangono perché è da accertare ancora se il batterio fosse già nella pietanza o se, piuttosto, sia stata l’anziana a sviluppare la sua crescita in base al metodo utilizzato per conservare la zuppa.
In copertina: Foto di Anne Allier su Unsplash