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Alluvioni in Spagna: donna ritrovata viva dopo 3 giorni bloccata in auto. I sub nel centro commerciale Bonaire: «Un cimitero» – Il video

02 Novembre 2024 - 16:04 Ygnazia Cigna
Il salvataggio a Benetusser, uno dei comuni più devastati dalle inondazioni. I soccorritori nel centro commerciale di Aldaya temono decine e decine di vittime

Continua a essere drammatica la situazione a Valencia, in Spagna, con oltre 200 morti e quasi 1.900 dispersi, mentre i soccorritori lottano contro il tempo per salvare chi è ancora intrappolato. Un caso straordinario di sopravvivenza è quello di una donna ritrovata viva dopo tre giorni trascorsi in un’auto bloccata in un sottopassaggio sommerso a Benetússer, uno dei comuni più devastati dalle inondazioni. Nel frattempo, i soccorritori – composti da specialisti in attività subacquee provenienti da diverse regioni come le Baleari, le Asturie, Ceuta e Almería – continuano a operare senza sosta, immergendosi all’interno di edifici e garage allagati per localizzare i dispersi e mettere in salvo le persone intrappolate. Nel centro commerciale Bonaire, nei pressi della città di Aldaya vicino Valencia, i soccorritori sono rassegnati all’idea di ritrovare decine e decine di corpi. «Quel parcheggio è un cimitero», sono convinti i sommozzatori militari della Ume. Durante l’alluvione, il centro commerciale era aperto, così come i negozi di abbigliamento, i ristoranti e i cinema. In zona c’erano centinaia di persone, il parcheggio può ospitare 5.700 vetture. Qui il livello dell’acqua è salito fino a 3 metri e si è trasformato in una trappola senza via di scampo.

Colpiti oltre 845mila abitanti

Le conseguenze economiche sono altrettanto pesanti. Secondo la Camera di Commercio di Valencia, circa 4.500 imprese della provincia hanno subito danni significativi e si stima che almeno 1.800 attività potrebbero essere completamente distrutte. I comuni maggiormente colpiti rappresentano circa il 31,8% della popolazione provinciale, coinvolgendo un totale di oltre 845mila abitanti. E, intanto, montano le polemiche intorno alla gestione dell’emergenza da parte delle autorità locali. Al centro delle critiche si trova il presidente della Comunidad Valenciana, Carlos Mazón, accusato di non aver tempestivamente riconosciuto l’urgenza della situazione. Un video diffuso di recente lo ritrae mentre minimizzava l’emergenza prima del disastro e, secondo il quotidiano El País, non avrebbe dichiarato tempestivamente l’emergenza catastrofica, un ritardo che potrebbe aver influito negativamente sulla rapidità dei soccorsi. Ma con un bilancio di vittime e dispersi ancora in crescita, la popolazione chiede risposte e provvedimenti immediati per evitare che tragedie simili si ripetano.

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