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Giorgio Mastrota, la tv e il divorzio da Natalia Estrada: «Non mi hanno fatto fare più niente, così mi sono spostato sulle televendite» – Il video

02 Novembre 2024 - 17:21 Alba Romano
giorgio mastrota
giorgio mastrota
Il racconto del re degli spot pubblicitari al programma di Nunzia De Girolamo Ciao maschio

Come ci è finito Giorgio Mastrota a essere il volto televisivo più noto per le televendite? A raccontarlo è lui stesso nella puntata di stasera di Ciao Maschio, il talk show condotto da Nunzia De Girolamo in onda stasera in seconda serata su Rai1. Stando alle anticipazioni, Mastrota racconterà un aneddoto sul leggendario Mike Bongiorno, legato proprio al titolo di “re delle televendite”: «Mike si arrabbiava molto quando i giornali mi definivano così. Mi ha insegnato tanto, ma una volta mi disse: “Non devi più dirlo”», ha riferito Mastrota. E mentre quest’ultimo tentava di spiegare che fosse un appellativo dato dai giornalisti, Mike rimase fermo: «No, no, non devi più dirlo». Questo soprannome e siparietto, racconta Mastrota, nacque tra l’altro mentre Bongiorno era ancora in attività, quando anche lui si dedicava alle celebri televendite di pentole e materassi.

Il divorzio e le televendite

Nunzia De Girolamo, colpita dalla confidenza, gli ha chiesto come sia riuscito a costruire una carriera così duratura proprio nel settore delle televendite. «La verità è che c’è stato un periodo in cui non mi hanno fatto più fare altro, cioè negli anni Novanta. Io, solitamente, facevo le prime serate. E questo periodo ha coinciso, con la fine del rapporto con Natalia (Estrada, ndr). Da lì in poi non mi hanno chiesto più niente. Proprio in quel momento le televendite entravano all’interno del gruppo, al di fuori dei programmi. E per me era un modo per rimanere ancorato ancora a questo lavoro», rivela Mastrota. Alla domanda della De Girolamo su eventuali rimpianti, Mastrota confessa: «In quel momento sì, l’ho vissuta come una diminutio. Ma adesso non la lascerei per nulla al mondo. Mi ha consentito di stare bene, anche economicamente, di vivere bene, di essere soddisfatto. Quindi è un punto importante nella mia vita. Però col senno di poi ho fatto bene».

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