In Evidenza Cop29Donald TrumpGoverno Meloni
ATTUALITÀAlbaniaCPRGoverno MeloniImmigrazione

Operazione Albania: da lunedì la nave Libra tornerà a portare i migranti a Gjader e Shengijn

albania operazione nave libra
albania operazione nave libra
Ma il rischio è che la CgUe annulli il decreto paesi sicuri. I costi dell'operazione e le questioni giuridiche

L’operazione Albania riparte. Da lunedì 4 novembre la nave della Marina italiana Libra tornerà a 20 miglia da Lampedusa. Per salvare i naufraghi e fare il primo screening che consenta la selezione di quelli idonei per Gjader e Shengijn. Il bel tempo consentirà di portare gli uomini giudicati non vulnerabili e provenienti dai paesi sicuri del decreto nei Cpr del governo Meloni. E anche se nel frattempo sul progetto pende la spada di Damocle giudiziaria. Dopo il rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea del provvedimento il rischio è che l’Europa superi il decreto italiano sui paesi sicuri. Mettendo una pietra tombale su tutto. Anche se già oggi i giudici possono negare i rimpatri. E su tutto aleggia una teoria del complotto che comprende la riforma della giustizia.

La ripresa

La ripresa dell’operazione Albania servirà a ricominciare a utilizzare l’hotspot albanese. Comprese le tre strutture del centro di Gjader: quella per i richiedenti asilo, quella per i migranti da rimpatriare e il penitenziario. Ci sono 300 lavoratori: traduttori, addetti alle pulizie, personale medico e infermieristico. Oltre alle forze di polizia, con annessa polemica sui costi e sulle mansioni. Sul sito del ministero della giustizia ieri è comparso anche l’appalto per il vitto a Gjader. L’affidamento è programmato per 24 mesi. Attualmente i 295 operatori delle forze di polizia italiane alloggiano in due resort a quattro e cinque stelle. Per un costo totale di 9 milioni annui. «Si tratta della spesa massima stimata. E la scelta delle strutture è stata effettuata tenendo conto degli standard indicati dagli accordi sindacali», fanno sapere dal Viminale.

Gli alloggi delle forze dell’ordine

La Rafaelo Resort ha messo a disposizione due hotel e l’opzione sul terzo. La convenzione, spiega oggi il Corriere della Sera, comprende l’«alloggio in camera singola, ristorazione e servizi connessi e l’utilizzo esclusivo del ristorante Comfort Family». Secondo l’Uilpa, che rappresenta la penitenziaria, «gli agenti sono in prefabbricati senza gli arredi più elementari». Intanto il governo ha deciso di far confluire i paesi sicuri nel decreto flussi. Con l’obiettivo di velocizzare le procedure di approvazione. Intanto il rinvio pregiudiziale potrebbe fermare tutto. Ma per quello potrebbero volerci dei mesi.

Articoli di ATTUALITÀ più letti