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Chi andrà in pensione anticipata nel 2025 con la flessibilità in uscita: Quota 103, Opzione Donna, Ape Sociale

pensione 2025 anticipata ape sociale quota 103 opzione donna
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L'impatto dei nuovi strumenti della Legge di Bilancio sugli strumenti per l'uscita dal mondo del lavoro prima dei 67 anni

La flessibilità in uscita è sempre più difficile. E la pensione anticipata nel 2025 sarà appannaggio soltanto di 26.600 persone. I calcoli sono del Sole 24 Ore, che oggi spiega l’impatto degli strumenti per l’uscita dal mondo del lavoro prima dei 67 anni di età. I due terzi, ovvero circa 18 mila, arriveranno con l’Ape sociale. Ovvero un sussidio di accompagnamento alla soglia dell’età pensionabile. Mentre altri 6 mila dovrebbero sfruttare Quota 103. Ai quali si aggiungeranno 2.600 pensionate con Opzione Donna. Una platea molto ristretta dopo i cambi di legislazione di questi tempi.

Lo schema restrittivo

Si tratta degli effetti dello schema restrittivo varato dal governo Meloni con la Legge di Bilancio 2024. Sulla base delle indicazioni del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. E secondo la relazione tecnica di accompagnamento alla manovra 2025 circa 7 mila lavoratori dovrebbero invece rinviare l’accesso alla pensione anticipata, pur avendone i requisiti, per effetto del rafforzamento del bonus Maroni. Mentre la possibilità di restare al lavoro nella Pubblica Amministrazione dopo i 67 anni dovrebbe contribuire a ridurre di 1.300 trattamenti il numero di pensioni quest’anno. Nel 2028 ci si aspetta che questo numero sala a 6.300. Per arrivare a 12 mila nel 2032. Secondo l’Inps a settembre 2024 le nuove pensioni anticipate erogate sono in calo del 16,47% quest’anno. E le penalizzazioni introdotte dal governo rendono meno conveniente anche il ricorso a Quota 103.

Quota 103

Perché la possibilità di pensionamento anticipato con 62 anni di età e 41 di versamenti è molto vicina ai 42 anni e dieci mesi di contribuzione (41 per le donne) con cui oggi si può uscire dal lavoro in anticipo a prescindere dal requisito anagrafico. Il quotidiano aggiunge che a tutto settembre 2024 risultano non più di 42.100 domande per Quota 103 senza vincoli (quella introdotta nel 2023). Alle quali se ne aggiungono altre 1.541 per la Quota 103 “contributiva” (utilizzabile nel 2024 e confermata nel 2025), peraltro di fatto “attiva” soltanto nella seconda metà dello scorso anno. In totale le richieste arrivate sono dunque 43.641. Tra il 2019 e il 2023 il “costo-Quote” è stato di 32,3 miliardi, comprensivo dell’impatto di Opzione donna. Nello scorso triennio l’Inps ha accolto quasi 60.500 richieste di lavoratrici (21.300 nel 2021, 26.427 nel 2022 e 12.763).

L’Ape sociale

Le certificazioni con l’Ape sociale dal 2021 al 2023 sono state invece poco meno di 50 mila. Ovvero 13.276 nel 2021, 16.336 nel 2022 e 19.461 nel 2023. I beneficiari dell’Anticipo Pensionistico Sociale dovrebbero essere 15 mila nel 2024 e 18 mila nel 2025. In totale dal 2019 le persone uscite dal lavoro prima della soglia di vecchiaia, al netto dei precoci e delle attività usuranti, sono state meno di 550 mila.

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