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Diletta Leotta, il nuovo esordio in tv e il mito di Federica Pellegrini: «Per La Talpa ho dovuto imparare a stare zitta»

03 Novembre 2024 - 11:03 Alba Romano
diletta leotta la talpa canale 5
diletta leotta la talpa canale 5
La conduttrice tv, volto di programmi sportivi sulle pay-per-view, avrà un programma suo in chiaro su Canale 5: «L'auricolare? Lo userò anche qui»

«L’intrattenimento ha un linguaggio completamente diverso da quello a cui sono abituata, ho dovuto focalizzarmi sui tempi: nell’intrattenimento i silenzi servono, un silenzio dice tanto, ti racconta un’emozione, stimola il sorriso o la commozione. In radio o quando parlo di calcio invece devo essere una macchinetta, non lasciare un secondo libero. Ho dovuto imparare a stare zitta». Ci ride su Diletta Leotta, nell’intervista a Renato Franco del Corriere della Sera che anticipa il suo esordio alla conduzione di un programma di intrattenimento come La Talpa, che andrà in onda su Canale 5 da martedì 5 novembre. Non ha paura di questo secondo esordio televisivo lei che da qualche anno ormai è il volto del giornalismo calcistico con oltre 10 anni di programmi sportivi alle spalle, da Sky a DAZN. Eppure ancora riceve critiche: certo, quasi esclusivamente da anonimo sui social. Franco le chiede come reagisce agli hater: «Lasciano il tempo che trovano, spesso sono gli stessi che poi incontri per strada e ti dicono che sei un fenomeno. Metto un muro e non mi lascio scalfire».

La storia dell’auricolare

Più che una critica, negli anni scorsi è stata messa in giro una voce secondo la quale ha un suggerriore che le parla nell’auricolare. Reminescenze di Non è la Rai, o piuttosto un modo per delegittimarla in quanto donna che si occupa di calcio. Lei ci scherza su, anzi rincara. «Questa storia dell’auricolare è bellissima, l’ho amata follemente, ma è una polemica sterile, non sanno cosa inventarsi per attaccarmi. L’auricolare è fondamentale in diretta, non sai chi sono gli ospiti che arrivano, ti avvisano in anticipo su quello che sta per succedere, aiuta a mantenere il ritmo serrato», dice nell’intervista, «lo usano in quasi tutti i programmi, come il gobbo. Ma anche quando registri un programma complesso come La Talpa l’auricolare è utile. Alcuni giorni abbiamo girato dalla mattina alle 4 di notte». E rivendica la sua professionalità: «Vado in onda io, ci metto la faccia io, lavoro da più di 15 anni ad altissimi livelli, può capitare di sbagliare, ma so il livello di professionalità che ci metto. Oggi studio ancora più che in passato perché l’errore da evitare è quando pensi: tanto lo so fare. Ho la consapevolezza di dare sempre il 100%».

Nuotatrice mancata

Leotta ha sempre amato il calcio, già a 16 anni presentava programmi in tv con il calcio. Ma forse il primo amore per lo sport le viene dal nuoto. Per l quale ha coltivato il sogno di diventare una nuotatrice agonista tra le migliori in Italia. «Ci credevo tantissimo, sognavo di essere Federica Pellegrini ma non ce l’ho fatta», racconta al Corriere, «sono sempre stata un’agonista, ma non ero un talento così luminoso, mi sono resa conto che era meglio continuare con gli studi. Sono una sportiva mancata: raccontare le vere storie dei campioni è la cosa più vicina all’esser anche io una campionessa».

Foto di copertina: ANSA / ROBERTO BREGANI

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