Meloni vede il vicepresidente del Csm Pinelli, i membri togati chiedono un incontro: «Momento delicato nei rapporti con la politica»
La visita del vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura Fabio Pinelli con la premier Giorgia Meloni divide i consiglieri. Dopo l’irritazione del Quirinale trapelata nelle scorse ore, per un episodio irrituale soprattutto in un momento così delicato per i rapporti tra governo e magistratura, una parte dei membri togati del Csm ha sottoscritto un documento indirizzato proprio al vicepresidente Pinelli. «Chiediamo di essere resi edotti, nel plenum di domani o nella sede meglio ritenuta, dei contenuti dell’incontro a Palazzo Chigi, affinché il Consiglio possa avere contezza di un passaggio tanto rilevante istituzionalmente», si legge nella nota sottoscritta da 13 consiglieri togati. Sono quelli appartenenti ai gruppi di Area, Magistratura Democratica, Unicost, gli indipendenti Roberto Fontana e Andrea Mirenda, e 1 componente laico Roberto Romboli, in quota Pd. Il documento non è stato invece firmato dai magistrati della corrente di destra. Anche nella richiesta dei consiglieri si sottolinea come l’incontro sia avvenuto in «un momento particolarmente delicato nei rapporti tra politica e magistratura». Il riferimento è allo scontro sulla questione migranti, i Cpr in Albania e i provvedimenti dei Tribunali che contestano il decreto del governo sulla lista dei Paesi sicuri per i rimpatri.
