Gli Usa a un passo dal voto, Trump alza (ancora) i toni: «Vorrei Kamala Harris sul ring con Mike Tyson» – Il video
«Mettete Mike sul ring con Kamala. Sarà interessante». È solo l’ultima delle tante affermazioni provocatorie e violente affermate da Donald Trump contro l’avversaria democratica, Harris. Un’uscita infelice di cui si è fatto portavoce nel corso di un comizio in Pennsylvania agli sgoccioli della sua campagna elettorale. Tra dichiarazioni volutamente ambigue e battute cariche di provocazione, l’ex presidente ha sferzato un’altra delle sue dichiarazioni controverse, suggerendo – con un tono che lasciava intendere un’ironia solo apparente – che sarebbe «interessante» vedere la vicepresidente Kamala Harris confrontarsi sul ring con un avversario decisamente impegnativo: il pugile Mike Tyson.
Le uscite aggressive di trump
Un’affermazione che si aggiunge a una serie di esternazioni aggressive che hanno caratterizzato gli ultimi giorni (e non solo) della campagna elettorale, con Trump che, in varie occasioni, ha evocato immagini di violenza nei confronti di avversari politici e dei media. Nei giorni scorsi, ha affermato che non gli dispiacerebbe «se si sparasse ai media» e ha fatto un’allusione esplicita a un plotone d’esecuzione per la deputata repubblicana Liz Cheney, figura di spicco nella sua cerchia di detrattori. Tra i critici (storici) di Trump non manca l’ex first lady Michelle Obama, nonché suo bersaglio: il candidato repubblicano non ha celato il desiderio di «restituirle il colpo» per le sue dure critiche passate.
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Gli Usa si preparano al voto
Le crude affermazioni di Trump hanno provocato un’immediata ondata di reazioni preoccupate, alimentando timori per le conseguenze di un linguaggio così polarizzante e per l’impatto che potrebbe avere sulla sicurezza di figure pubbliche e giornalisti. Mentre gli Stati Uniti si preparano al voto odierno, con una sfida carica di tensione tra Trump e Harris, il clima appare incandescente. I sondaggi indicano una competizione serrata, con poche migliaia di voti nei sette swing states che potrebbero fare la differenza. Le autorità, consapevoli del rischio di escalation, hanno blindato Casa Bianca e Congresso, e la Guardia Nazionale è pronta a intervenire in caso di disordini. L’attesa per i risultati è alta.