Genova, parla il capotreno accoltellato: «Mi hanno messo 18 punti. Ora sto bene ma mi è rimasta la paura»
Tutta l’Italia si è fermata per lui in segno di solidarietà. Treni cancellati e in ritardo, dalle 9 alle 17 di martedì 5 novembre, per mostrare vicinanza a Rosario Ventura, il capotreno aggredito a coltellate lunedì 4 novembre mentre controllava i biglietti su un regionale nei pressi della stazione di Rivarolo (Genova). Un affetto, racconta nell’intervista a Giusi Fasano al Corriere, che apprezza: «Quello è stato bello, fatemi ringraziare tutti. Mi ha fatto tanto piacere». Ora è fuori pericolo, ma la paura è stata tanta. Quella non se ne è andata: «Mi è rimasta la paura, sì».
La vicenda
Il capotreno 44enne è stato aggredito da due giovani, un egiziano di 21 anni e una 16enne italiana. Il primo è stato arrestato per lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale e la seconda è stata denunciata per gli stessi reati. «Sto bene. Il braccio colpito non riesco ad alzarlo più e ora fa male ma è normale sentire dolore, adesso. Per fortuna non mi ha preso i tendini. Mi ha dato una pugnalata dietro e lì sono sette punti alla scapola, più nell’avambraccio quattro buchi, e ci sono voluti altri undici punti», racconta. Sulla vicenda Ventura rimane però abbastanza abbottonato anche perché l’inchiesta è in corso: «C’è ancora tutta la pratica aperta, c’è ancora la denuncia in corso, mi hanno chiesto di valutare bene tutto prima di parlare», dice. Sul suo caso l’attenzione mediatica è elevata anche perché il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini si era speso sui social chiedendo «nessuna clemenza per i responsabili». Una pressione che Ventura lascia trasparire: «Mi sta chiamando il mondo. Fra colleghi, amici, parenti, l’azienda, voi giornalisti…dalle sette di stamane che suona il telefono», spiega.
«È la prima volta»
Gli viene chiesto se l’aggressione che ha subito sia la prima volta. Lui conferma, ma non fornisce altri dettagli su casi meno gravi: «ni…su questo non dico niente. Dico solo che vado fiero del mio lavoro e che lo faccio con tanto piacere». Non ha ancora assunto un avvocato perché «lo metterà a disposizione l’azienda per tutelarmi», aggiunge, «mi danno anche la possibilità di potere avere uno psicologo per riprendermi dal trauma». E ora trascorre la convalescenza con la moglie e i figli, dopo il grande spavento: «Anche per loro è stato uno choc»
In copertina: Una foto del capotreno aggredito a Genova Rosario Ventura tratta dal suo profilo Instagram.