Stupro di Capodanno, altri due rischiano il processo. Flavio Ralli: «Sono innocente, mi ha obbligato la mia fidanzata»
È tra i giovani sotto accusa per violenza sessuale il panettiere romano Flavio Ralli, insieme ad altri cinque imputati, in relazione al presunto stupro avvenuto durante una festa di Capodanno tra il 2020 e il 2021 in una villetta a Primavalle (Roma). La vittima aveva 16 anni all’epoca dei fatti, e la festa si era svolta nonostante le restrizioni imposte per l’emergenza Covid. Le chat degli indagati avevano confermato la presenza di droghe e alcool durante la serata. Ora si apre un nuovo capitolo giudiziario: la Procura ha chiesto di mandare a processo Claudio Nardinocchi e Flavio Ralli accusati entrambi di violenza sessuale nei confronti della giovane Sara.
La versione di Ralli
Ma Ralli sostiene di essere stato coinvolto in questa situazione contro la sua volontà. «Mi ritrovo coinvolto in un guaio che mi terrorizza, per qualcosa che neanche avrei voluto fare. È stata la mia fidanzata di allora a spingermi ad avere un rapporto con lei e Sara. All’inizio mi sono persino rifiutato. Mi ha portato su, al primo piano di quella maledetta villetta. E io avevo detto no. Poi c’ho ripensato. Adesso però ho paura, davvero», ha dichiarato, secondo quanto quanto riporta Il Corriere della Sera.
Il racconto del giovane
L’imputato ha ribadito il disagio e la paura di vedere la propria vita rovinata per sempre a causa di una decisione che, stando alla sua versione dei fatti, non era sua. «Adele viene da me – ha raccontato – a domandarmi e voglio un rapporto con lei e Sara. Io dico no. Il mio no è determinato. Poi lei insiste, e alla fine cedo. Ma posso finire in galera per questo? Alcuni giorni dopo quella festa ho smesso di sentire Adele. Nessuna dietrologia. Succede a quest’età. Lei che colpe ha? Nessuna». E ha concluso: «Sono innocente». Una versione diversa da quella della presunta vittima che nei mesi scorsi ha riferito quanto ricordava di quella notte. Nel frattempo, la vicenda legale prosegue, con la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura, lasciando Ralli e gli altri imputati in attesa delle future decisioni giudiziarie.