La valanga Trump galvanizza i sovranisti in Europa. Meloni: «Asse Italia-Usa più forte». Le Pen: «Inizia una nuova era». Salvini e Orbán: «Giorno storico»
Donald Trump sarà il 47esimo presidente degli Stati Uniti. Manca ancora l’ufficialità dei numeri dallo spoglio negli Usa, ma la valanga sin dalle prime ore di mercoledì è già arrivata nel Vecchio Continente. E i primi ad accoglierla a braccia aperte sono i nazional-populisti che per tutta la campagna elettorale hanno rivendicato la loro piena vicinanza al tycoon. Da quest’estate, dopo le elezioni europee, avevano fondato un gruppo ad hoc al Parlamento europeo apertamente evocativo del movimento MAGA – Patrioti per l’Europa. Ora passano all’incasso. Primi tra tutti il premier ungherese Viktor Orbán e il leader della Lega e vicepremier italiano Matteo Salvini. Ma anche la sua “boss”, la premier italiana Giorgia Meloni, che pure in campagna elettorale si era tenuta più equidistante, ora rivendica la sua affinità politica con Trump e si prepara a trarre i frutti di una relazione privilegiata col leader della destra americana. E poi c’è Marine Le Pen, altra portabandiera del sovranismo in Europa: «Auguro a Trump ogni successo».
I risultati delle elezioni presidenziali in diretta
L’abbraccio a distanza di Meloni a Trump
«A nome mio e del Governo italiano, le più sincere congratulazioni al Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump», twitta Meloni di buon mattino, sottolineando come «Italia e Stati Uniti sono Nazioni “sorelle”, legate da un’alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. È un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più. Buon lavoro Presidente».
November 6, 2024
Le Pen: «Si apre una nuova era politica»
La politica francese Le Pen, leader del Rassemblement National, usa X per congratularsi con il 47esimo presidente degli Stati Uniti: «Auguro a Trump ogni successo nella sua nuova presidenza. La democrazia americana si è chiaramente espressa e gli americani hanno scelto liberamente il presidente. La nuova era politica che si apre deve contribuire al rafforzamento delle relazioni bilaterali e al perseguimento del dialogo e della cooperazione costruttiva sulla scena internazionale».
November 6, 2024
Orbán non sta nella pelle
«È la più grande rimonta nella storia politica degli Stati Uniti», scrive su X Orbán, citando le parole utilizzate sul palco di Palm Beach dal vicepresidente in pectore JD Vance. «Congratulazioni al presidente Donald Trump per la sua enorme vittoria. Una vittoria necessaria per il mondo!».
Salvini alza i pugni al cielo: «Che gioia»
Anche Matteo Salvini ha celebrato il 47esimo presidente americano su Instagram: «Lotta all’immigrazione clandestina e taglio delle tasse, radici cristiane e ritorno alla pace, libertà di pensiero e no ai processi politici», ha ripercorso così alcuni dei punti del programma repubblicano. «Anche negli USA vincono buonsenso, passione, idee chiare, coraggio e futuro! Che gioia, che vittoria, giornata storica. Buon lavoro, Presidente Donald Trump».
Sul suo sostegno, mai nascosto, a Trump il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è intervenuto anche a Rtl 102.5. «Penso che altri nel centrodestra italiano la pensassero in modo diverso, mi sembra evidente», ha ammesso. «Ma accade anche per altre questioni europee. La Lega però ha una posizione chiara, e questo non intacca l’azione di governo, che è prettamente italiana». Il suo sostegno al tycoon, ha aggiunto, era motivato da una «logica di interesse nazionale»