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Roma, indagine sulla 12enne che ha accoltellato il compagno: il sospetto sui bulli

L'Ufficio scolastico regionale vuole sapere di più sul caso. Per la ragazza si aprono due strade: la sospensione o il trasferimento in un altro istituto

L’Ufficio scolastico regionale del Lazio ha deciso di aprire un’indagine autonoma sul caso della 12enne che ha accoltellato lunedì 4 novembre il compagno di classe colpevole, secondo lei, di aver detto alla docente che stava copiando durante il compito di matematica. Come scrive il Corriere, la dg Anna Paola Sabatini ha chiesto al preside dell’istituto dove è avvenuta l’aggressione, le scuole medie di Santa Maria delle Mole (Comune di Marino, Roma), una relazione. Sabatini vuole capire di più su quanto accaduto: il sospetto è che dietro il caso ci possa essere una storia di bullismo.

Il futuro della ragazza

Per la giovane età la 12enne non è imputabile. Allora l’unico destino su cui decidere è quello che riguarda il suo percorso scolastico. Ieri, 5 novembre, la madre della ragazza è andata nella scuola di via Giovanni Prati dopo la convocazione del preside Paolino Gianturco. Il dirigente ha riunito il consiglio di classe disciplinare per capire quale scelta sia la migliore per la giovane. Sono state portate avanti due ipotesi: la sospensione, con conseguente ricaduta sul voto in condotta, oppure il trasferimento in un altro istituto, forse della capitale, per riprendere gli studi con più serenità.

L’indagine dell’Usr

Sabatino ha deciso «l’avvio immediato di un’indagine per valutare se ci siano state segnalazioni o avvisaglie nei giorni o mesi precedenti che non abbiano ricevuto l’attenzione necessaria». Sui provvedimenti da prendere ha aggiunto: «Verranno considerate misure disciplinari appropriate ma sarà importante offrire supporto psicologico individuale per il percorso di recupero emotivo sia all’alunna che ha compiuto l’aggressione sia al compagno che l’ha subita».

Il sospetto dei bulli

Una pista su cui lavora l’Usr è l’ipotesi del bullismo. Il sospetto è che la “soffiata” del compagno contro di lei possa esser stato ritenuto dalla studente solo come l’ultimo gesto ostile nei suoi confronti. Le dichiarazioni dei compagni che riassumono il suo caso sembrano suggerire una situazione di marginalità e sofferenza: «Ha solo un’amica che è come lei. Stanno sempre e solo loro due. Non è una tipa che chiacchiera. Non lo fa nemmeno con i compagni di classe. Quando è arrivata alle medie ha cominciato a non socializzare con nessuno e a stare per i fatti suoi. Pian piano è diventata Emo». Anche la Procura dei minori è al lavoro, mentre il Comune di Marino ha attivato i servizi sociali.

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