Dopo il saluto romano, l’ombra del fascismo torna al liceo Montessori: spuntano cartelli contro Scurati. La beffa contro le misure scolastiche
Al liceo Montessori di Roma, finito al centro delle cronache dopo che due studenti sono stati fotografati in classe mentre facevano il saluto fascista, qualcuno sembra non aver imparato la lezione. «Antifa non ce la menare, la tua morale ci fa cagare», si legge in una lunga serie di manifesti spuntati oggi 6 novembre proprio davanti ai cancelli del Montessori. Accanto alla scritta, non vi è raffigurato il volto di uno dei simboli politici del passato, ma quello dello scrittore Antonio Scurati in una beffa nostalgica. Vicino alla sua immagine, che campeggia quasi come un’icona di un’autorità morale scomoda vi è anche una scena tratta dal film Arancia Meccanica, con tutto il suo carico di violenza e cinismo, che sembra voler dire, in modo sprezzante, che quella «morale» può tornare al mittente. La scelta di Scurati come bersaglio è tutt’altro che casuale: è una reazione di scherno nei confronti delle misure educative messe in atto in queste settimane dalla scuola. I manifesti sono firmati dal Blocco Studentesco, un movimento studentesco di ispirazione neofascista fondato all’interno di Casapound.
Cos’è successo
Nelle scorse settimane, di fronte alla foto del saluto romano, si sono levate le voci indignate della Rete degli studenti medi e dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio. «Inaccettabile», aveva tuonato Anna Paola Sabatini, direttrice generale dell’Usr Lazio, chiedendo un’indagine immediata sulla questione. La scuola ha risposto con fermezza, prendendo una decisione che avrebbe dovuto – nelle intenzioni – lasciare un’impronta educativa e profonda. Per i due studenti coinvolti è scattata una sospensione di dieci giorni, che si sarebbe rivelata ben più che una semplice pausa dalle lezioni.
Cosa c’entra lo scrittore Scurati
I ragazzi, infatti, sono stati obbligati a cimentarsi in attività socialmente utili e a riflettere attraverso i testi di alcuni grandi scrittori: Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino, Il garofano rosso di Elio Vittorini, La ragazza di Bube di Carlo Cassola. Come coronamento di questo percorso, anche una lettura di Scurati: Fascismo e populismo. Lo scrittore, da anni impegnato in una battaglia culturale per ricordare le ombre lunghe del fascismo sulla società, rappresenta tutto ciò che i promotori di questa provocazione rifiutano e disprezzano: l’antifascismo e la consapevolezza storica sul periodo buio del fascismo. A fare appello a questi valori era stata la stessa preside del liceo in questione, facendo appello al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara affinché vengano ripensate le linee guida per l’insegnamento della storia alle superiori, anche alla luce di quanto accaduto al Montessori. Lo sforzo della scuola, però, al momento non sembra frenare i desideri nostalgici di una fetta di studenti.